mercoledì, Aprile 30, 2025
Homesalute e benessereConfessioni di una mamma "speciale"Trattenere il respiro per essere "mamme diversamente abili"

Trattenere il respiro per essere “mamme diversamente abili”

Pubblicato il

Marcello Coppola Consulting

Tra le mamme “diversamente abili” mi classifico anche io, che ho cercato di raccontare il tracciato e il tragitto di chi come me vive “la disabilità” tutti i giorni, nel suo evolversi e nel suo scontrarsi con paure, situazioni, solitudini e esistenze altrui. Perché etichettare l’essere mamma con le parole “diversamente abile”? forse qualcuno, leggendo, si sarà posta questa domanda, lo spero! E’ ovvio che la mia è stata una provocazione ma, allo stesso tempo, è stata riaffermazione di identità. Gli occhi di una mamma e i gesti che compie non vogliono sottolineare le difficoltà del figlio, non vogliono dire al mondo “mio figlio è disabile”, perché quel figlio è “carne che respira” come il respiro della vita di chiunque altro. La scelta di definire me e tante altre mamme “diversamente abili” deriva dal fatto che la “disabilità”, a un certo punto non può più restare un fatto privato e familiare, non può più essere vissuto come “un fastidio” che la famiglia gestisce per non creare disagio alla collettività, ma deve essere visto da tutti per quello che è: la vita  di una persona che merita il suo posto nella società!!! Per cui definirsi una “mamma diversamente abile” significa questo reclamare il diritto alla vita del proprio figlio. E diventa ancora più doveroso affermarlo se pensiamo al contesto sociale in cui ci troviamo, nel quale ogni minima differenza…fa la differenza, nel quale conformarsi (inconsapevolmente) vale più dell’essere o dell’esistere.

In questo senso tutti siamo “disabili” perché incapaci di usare le abilità del cuore e concepire che al di là del competere e affermate la propria identità su tutti, abbiamo anche la capacità di collaborare e di far spazio a chi questo posto nel mondo non può conquistarlo da solo.

Non posso parlare di tutte le disabilità, ognuna di esse è unica, ogni famiglia è unica, ogni lacrima ed ogni gesto di ogni singola mamma è una gemma unica che  non può confondersi con le altre, ma tutto questo può essere condiviso e forse donare sollievo a chi trattiene  ancora il respiro.

Colomba Belforte

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