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A Sorrento la campionessa mondiale di ginnastica artistica Vanessa Ferrari

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Marcello Coppola Consulting

Un incontro senz’altro emozionante per me quello con questa piccola grande donna, Vanessa Ferrari, 26 anni, 146 cm di altezza e chilometri di grinta interiore, campionessa olimpionica di ginnastica artistica, a Sorrento per due giorni, il 5 e 6 agosto 2017, per uno stage tecnico di ginnastica artistica, organizzato per le sue allieve presso la palestra del Liceo artistico e musicale “F.Grandi” dall’istruttrice federale Rossana de Martino del Centro Addestramento Ginnasti Penisola Sorrentina (CAG). Emozione, la mia durante l’intervista alla campionessa mondiale, condivisa da Rossana e da tutte le allieve che hanno preso parte con entusiasmo sabato 5 e domenica 6 agosto allo stage tecnico “La ginnastica artistica dagli occhi di una campionessa”. Sinceramente non pensavo accettasse di incontrarmi per il suo notorio caratterino: memorabile l’intervista al Messaggero Veneto dove rispose solo con monosillabi alle domande del cronista. E può anche permetterselo: non è certo una qualunque. Capitano della Nazionale italiana di ginnastica artistica, la bresciana Ferrari è stata la prima “azzurra” a conquistare la medaglia d’oro nel concorso generale individuale ai Campionati mondiali di ginnastica artistica del 2006, a soli 16 anni. Il CONI (Comitato olimpico nazionale italiano) le conferì lo stesso anno per questa storica vittoria il “Collare d’oro”, e l’anno dopo a soli 17 anni venne nominata Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, su iniziativa del Presidente della Repubblica. Commenta Rossana de Martino: “Vanessa, idolo mio e delle allieve che alleno, rappresenterà d’ora in poi una guida e un esempio per le ginnaste della Penisola sorrentina, che durante lo stage hanno appreso veramente tanto da questa giovane campionessa”. Personalmente, mi ha incantato di Vanessa la semplicità di un sorriso che disarma associato ad una determinazione senza uguali: da questa dualità probabilmente i due soprannomi che l’accompagnano, “la farfalla di Orzinuovi” riferito alla sua leggiadria, sul palco come nella vita, e “la Cannibale”, perché, come racconta lei stessa, è insaziabile di medaglie e successi, benchè nella sua carriera abbia collezionato 5 medaglie mondiali e 10 medaglie europee e un’infinità di riconoscimenti e piazzamenti ragguardevoli. Famosa per essere stata la prima ginnasta italiana a eseguire lo “Tsukahara avvitato” o “Silivas”, un doppio salto indietro raccolto con doppio avvitamento, di grande impatto acrobatico, è l’atleta dei record: per esempio, è l’unica ginnasta italiana della storia ad aver partecipato a tre edizioni dei giochi olimpici (Pechino 2008, Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016), e a Tokio nel 2020 conta di essere alla sua quarta Olimpiade. Nel 2005 ai Giochi del Mediterraneo ha vinto la medaglia d’oro in tutte le specialità di ginnastica artistica, tranne un argento alle parallele asimmetriche; con la partecipazione e le vittorie ottenute nell’edizione del 2013 è diventata l’atleta italiana più vincente nella storia di questa competizione, in quanto detentrice di otto medaglie d’oro. A livello nazionale detiene 22 titoli (7 nel concorso generale) ai campionati assoluti, e 11 scudetti vinti con la squadra Brixia Brescia nel Campionato di Serie A1. Come tutti ha anche lei un tallone di Achille, che nel suo caso non è metaforico, è proprio il tendine di Achille che le dà problemi dall’adolescenza, ed è stata operata ad entrambi gli arti: “al piede sinistro sono stata operata a fine settembre, il tendine del destro era stato operato nel 2009”. La riabilitazione è lunga e dura, ma Vanessa è troppo innamorata del suo sport per farsi fermare da chicchessia. Una passione nata da bambina, quando al papà italiano e la mamma bulgara, gestori di un bar, chiese a 6 anni di praticare ginnastica artistica, e da allora non si è fermata più, grazie ad un carattere di ferro che non le ha fatto pesare di non avere un’infanzia e adolescenza come le altre ragazze, ore e ore di allenamenti sfinenti senza sosta tutti i giorni. Carattere di ferro che le ha fatto dire “no grazie” alla facile gloria televisiva del reality di MTV Italia “Ginnaste- Vite Parallele”, nel 2011, il programma che raccontava da vicino la vita quotidiana e gli allenamenti delle ginnaste della nazionale italiane. Vanessa ha spiegato che non voleva telecamere a riprenderla ogni giorno, sostenendo che un atleta dovrebbe concentrarsi solo sulla preparazione sportiva alle gare ed evitare le distrazioni, cercando di essere poco coinvolti dalle morbose attenzioni dei media. Per raccontarsi ha scritto piuttosto un libro bellissimo, “Effetto Farfalla” (2015), ed è apparsa nel video della canzone di Valerio Scanu “Credi in me”, che tanto la esprime nel titolo. La fama di “dura”, fomentata dal carattere di poche parole e dal rigore del suo impegno, viene confermata dalla sua carriera militare: dal 2009 è Caporal maggiore dell’Esercito italiano, membro della squadra femminile del Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito, e nel 2015 ha ricevuto il grado di Primo caporal maggiore dell’Esercito Italiano. “Il problema dello sport in Italia”, conclude la campionessa che il mondo ci invidia, “è la mancanza di investimenti nelle strutture: le giovani ginnaste come ero io sono costrette ad allenarsi in strutture non sempre all’altezza e spesso devono a fare i salti mortali spostamdosi in città lontane. Solo quando ho vinto il Mondiale e sono diventata un personaggio pubblico, arrivata alla soglia delle Olimpiadi del 2008, ho potuto avere voce in capitolo appellandomi direttamente all’allora presidente del Consiglio Romano Prodi per ottenere a Brescia un nuovo impianto sportivo all’avanguardia, dove oggi si preparano molte atlete e atleti della nostra Nazionale”. Tante le emozioni belle da ricordare in questi dieci anni di trionfi mondiali, ma anche sensazioni più intime come l’esibizione al cospetto di Papa Francesco per i festeggiamenti per i 70 anni del Centro Sportivo Italiano.In conclusione del mio viaggio nel mondo della ginnastica artistica nazionale, raccolgo i ringraziamenti di Rossana: “ringrazio Vanessa, la regina della ginnastica artistica nazionale, Ivana Di Leva ed Emilia Buonocore, mie allieve, nonché collaboratrici, entrambe tecnici federali e giudici di 1° grado, la dirigente scolastica Patrizia Fiorentino, l’amministrazione comunale di Sorrento, il sindaco di Meta Giuseppe Tito, la presidente dell’ASD Centro Addestramento Ginnasti Penisola sorrentina, Maria Grazia Ercolano (mia madre), il vice-presidente Luciano Gargiulo e mio padre, Mario De Martino ed infine i genitori che con entusiasmo e fiducia accolgono sempre le iniziative sportive che promuovo. E grazie a voi della stampa sorrentina per l’attenzione alla ginnastica, la regina degli sport”.
Carlo Alfaro

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