domenica, Giugno 1, 2025
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Politiche. Voto in Penisola. Cosa cambia

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Marcello Coppola Consulting

Anche la Penisola sorrentina è stata scossa dal voto per le elezioni politiche. I candidati nei collegi uninominali del Movimento 5 Stelle, Virginia La Mura ( al Senato) e Catello Vitiello ala Camerra (quest’ultimo eletto nonostante sia stato espulso per l’adesione alla Massoneria del Grande Oriente d’Italia, pertanto ha annunciato l’iscrizione al Gruppo Misto),  si sono assicurati un seggio in Parlamento. Sul piano politico “i grillini”  hanno vinto ovunque; da Vico Equense a Massa Lubrense. Con percentuali che oscillano tra il 37% di Sorrento fino al 50% raggiunto a Meta. In perfetta linea con il trend del Movimento nel sud Italia. Dopo questo voto le dinamiche politiche comunali sono destinate a cambiare?

Sorrento

A Sorrento si è giocata una delle partite da cui, potenzialmente, potrebbero scaturire i maggiori riflessi sul piano locale. Il Sindaco, Giuseppe Cuomo, ha deciso di schierare l’Amministrazione nell’ambito del centro destra, mentre l’assessore Mario Gargiulo, in dissenso,  ha sostenuto il candidato del PD Franco Manniello. Il PD ha raccolto il 18,71% al Senato, dove Manniello è stato candidato, ed il 20,83% alla Camera. Una percentuale che ha confermato i voti raccolti dal PD nella città del Tasso nel 2013, quando superò di poco il 19%. Stesso discorso per il centro destra. Cinque anni fa il PDL raccolse il 33%, stavolta la coalizione di Berlusconi ha superato di poco il 34%. L’effetto Mario Gargiulo non si è fatto sentire, oppure, grazie a lui il PD ha tenuto botta? La verifica non si può avere. L’impressione è che gli elettori abbiano seguito il trend prevalente senza curarsi troppo delle indicazioni dei politici locali. Il Sindaco di Sorrento ha azzerato la Giunta ed annunciato un rimpasto imminente nell’Amministrazione. Stando ai rumors l’esito del voto politico sul piano comunale avrebbe influito. Alla luce dei risultati tutti possono dormire sonni più tranqulli. Lo stesso Sindaco non può che essere rinfrancato dalla mancata candidatura per il centro destra. Ha risparmiato tempo e denaro.

 

S.Agnello

Anche qui il dati confermano i voti raccolti dai principali partiti cinque anni fa, con flessione del PD che passa dal 19% al 16%, il centro destra che resta intorno al 30%, fatta eccezione per il Movimento 5 Stelle che raddoppia dal 26% al 46%. Il primo cittadino non si è schierato. Il 27 maggio si vota. I 5 Stelle partecipano alle Amministrative. Il candidato Sindaco designato, stando alle indiscrezioni dovrebbe essere Fabio Aponte. Il Movimento riuscirà a confermare questi consensi?

 

Piano di Sorrento

La frattura interna al Pd, con l’uscita dalla maggioranza del consilgiere Antonio D’Anilelo e la permanenza di MariaLaura Gargiulo,  non ho provato danni al partito a livello comunale. Confermati i consensi del 2013, 18,9% alla Camera, identico quasi al decimale il dato del 2013. Stabile anche il centro destra che si attesta di nuovo intorno al 30% dell’elettorato, mentre i 5 Stelle anche a Piano raddoppiano; passando dal 21% del 2013 al 43,62%.

 

Meta

Fino alla designazione ufficiale, il Sindaco di Meta è stato in pole-position per la candidatura nel collegio uninomimale della Camera. E’ stato fatto fuori e l’ha presa male, ma da politico navigato ha disciplinatamente accettato la candidatura di Silvana Moffa, impegnadosi pubblicamente a sostenere i candidati del partito. Rispetto al 2013 il PD a Meta ha perso circa 5 punti. Evidente che il Sindaco non ha premuto sull’accelleratore. E magari, ora si sta, come Cuomo a  Sorrento, un pò compiacendo per una mancata candidatura che l’avrebbe visto in ogni caso sconfitto nel collegio.

Vico Equense

Gennaro Cinque, ex sindaco ed assessore ai lavori pubblici, è stato virtualmente candidato per alcuni giorni con la lista Mir, poi esclusa. Senza di lui in Amministrazione tutti hanno tirato i remi in barca, almeno ufficialmente ed anche Vico si è mossa sulla stessa lunghezza d’onda degli altri Comuni. centro destra al 33% rispetto al 35% del 2013, Pd al 13% –  e la coalizione di centro sinistra al 15% –  rispetto al 20% del 2013 ed i soliti 5 Stelle che fanno un balzo enorme passando dal 17% al 46%.

 

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