mercoledì, Maggio 1, 2024
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Disordini del comportamento alimentare, un aiuto efficace dallo yoga

Pubblicato il

Marcello Coppola Consulting

Esiste un tipo specifico di Yoga efficace con i pazienti con Binge Eating Disorder (disordine del comportamento alimentare), in particolare con quelli che hanno vissuto un trauma, è il Trauma-Sensitive Yoga. Promuove l’equilibrio tra mente e corpo attraverso l’uso del respiro, la meditazione e di una sostanziale attenzione alla postura.
Binge Eating Disorder: la diagnosi
Il Disturbo Binge Eating si caratterizza per l’assunzione di grandi quantità di cibo, associati a sensazione di perdita di controllo con conseguente vergogna, senso di colpa ed isolamento sociale. Inoltre, non vede la messa in atto di comportamenti compensativi per perdere peso o comunque per smaltire le calorie assunte. Le persone con questo problema presentano generalmente comorbilità con depressione maggiore o disturbi d’ansia o di panico. Sono soggetti più insicuri, timidi, apprensivi, nervosi, irascibili e impulsivi, più passivi e si scoraggiano più facilmente. Come affermano Taylor e al., (1997), le persone affette da BED sono fondamentalmente alessitimiche, cioè presentano deficit nel riconoscimento dei propri stati interni (fame, sazietà, senso di vuoto) nell’esplorazione del proprio mondo interiore e nella competenza necessaria per riconoscere ed esprimere le proprie emozioni. La scarsa alfabetizzazione emozionale ostacola la creazione di confini stabili con gli altri, aumentando, di conseguenza, la dipendenza dall’ambiente esterno per avere conferme e sicurezze.
Una risorsa che concilia copro e mente: la mindfulness
Gli interventi mente-corpo come la mindfulness e lo yoga, pongono la persona in una posizione diversa da quella in cui è abituato a vedersi e disprezzarsi, quella da osservatore nel presente senza giudizio, con apertura, accettazione e curiosità. Tali pratiche che stimolano la consapevolezza aumentano l’accettazione e la tolleranza di emozioni, migliorandone di fatto la regolazione emotiva. La pratica Yoga o di altre materie affini quali training autogeno o meditazione, ha lo scopo principale di aiutare il paziente, che spesso ha dimenticato il suo corpo e in particolare se nella fase anamnestica troviamo episodi traumatici non risolti, a relazionarsi con esso riscoprendo i propri ritmi naturali e mantenendo il focus sul piacere reale, incoraggiando rilassamento, respirazione profonda, aumento dell’energia e una sostanziale rivitalizzazione di tutti gli organi interni.
Il Trauma- Sensitive Yoga
Esiste un tipo specifico di Yoga in grado di dare un sostegno notevole a persone con Binge Eating Disorder che, nello specifico, hanno vissuto un trauma: esso è il Trauma-Sensitive Yoga. Il punto di vista è il seguente: l’evento traumatico si è cronicizzato a livello corporeo poiché il corpo, che non ha reagito adeguatamente all’evento in questione, viene considerato un traditore. Forse è più facile comprendere questo concetto se pensiamo al disturbo post traumatico da stress i cui sintomi, legati ad un evento doloroso (terremoti, violenze ecc) si ripropongono nel corpo anche a distanza di molto tempo sottoforma di insonnia, incubi, attacchi di panico, disturbi gastrointestinali ecc. In questo senso, il corpo diventa nemico (Van derKolk, 1994), traditi dal corpo nel passato e nel presente. In uno studio di Van derKolk si è visto come le donne che ricevevano il Trauma-Sensitive Yoga riportavano diminuzioni significative nella disregolazione emotiva (van derKolk et al., 2014). Secondo questi approcci orientare l’esperienza nel qui e ora stimola l’azione mentale di essere saldamente radicati nel presente, integrandolo al proprio passato e futuro. Di conseguenza il lavoro clinico con questi pazienti non può non prendere in considerazione un sostanziale lavoro anche corporeo.

Dott.ssa Margherita Di Maio, psicologa ad approccio umanistico e bioenergetico.
Per info 331 7669068
Dott.ssa Anna Romano, psicologa-psicoterapeuta dell’età evolutiva. Per info 349 6538043

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