venerdì, Marzo 29, 2024
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Difese Arips contro Gori. Johnny Pollio chiede 40mila euro

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Marcello Coppola Consulting

40 mila euro all’avvocato Johnny Pollio ed altrettanti all’avvocato Aldo Astarita  per una causa civile  definita in primo grado: il prezzo è giusto? E’ quanto si stanno chiedendo i sindaci della Penisola, riuniti nell’Assemblea dell’Arips, in relazione alla richiesta di pagamento fatta dai citati avvocati  per prestazioni professionali fornite all’Azienda risorse idrica della Penisola sorrentina oggi in liquidazione. L’assemblea  dei sindaci, chiamata a decidere su questa ed altre competenze professionali,si è riunita due volte  – il 10 ed il 24 luglio scorso – ma la deliberazione è stata rimandata in attesa di ulteriori verifiche. Ma, nello specifico, di cosa si tratta? Arips ha fatto causa a Gori, il soggetto che le è succeduto nella gestione del servizio idrico,  per chiedere il riconoscimento della proprietà sugli impianti di allacciamento idrico e sui misuratori presenti nel territorio della Penisola.  L’incarico è stato affidato prima all’avvocato Johnny Pollio dal Cda dell’Arips presieduto da  Francesco Di Maio, cui il successivo consiglio di amministrazione, guidato da Franco Gambardella, ha deciso di affiancare l’avvocato Aldo Astarita.  La controversia è stata definita dalla seconda sezione civile del Tribunale di Torre Annunziata il 24 aprile del 2017 con vittoria dell’Arips, seppur parziale. La sentenza ha riconosciuto, infatti, la proprietà degli impianti, ma non il risarcimento da parte  Gori verso Arips per l’uso pregresso. In base al princio affermato nella sentenza Gori dovrebbe corrispondere un canone d’uso all’Arips per il futuro. Anche se, contro la sentenza, Gori ha proposto Appello e si è  in attesa della decisione. Nel mentre i due avvocati hanno presentato il conto: 80 mila euro in due, circa 40 mila a testa. Da quanto si è appreso l’assemblea dei sindaci ha chiesto all’avvocato Maurizio Pasetto, responsabile dell’ufficio legale del Comune di Sorrento, di relazionare sul tema. Il Sindaco di S. Agnello Piergiorgio Sagristani, sulla vicenda, ha dichiarato “ prima di effettuare un pagamento dall’importo significativo, come sindaco, ha chiesto di verificare la congruità della parcella. Mi sembra un atto dovuto  e necessario”.

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