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SUL PIACERE ED ALTRI MISFATTI

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Marcello Coppola Consulting

La primavera sembra ormai alle porte anche se, meteo e giornali, sembrano minacciare il ritorno di “Burian 2. La vendetta”. Le temperature sono salite di qualche grado ma, di tanto in tanto, ha fatto capolino qualche sbuffo di pioggia e nuvolette sparse si sono mostrate più minacciose di quanto poi si sia verificato. La primavera è da sempre legata al risveglio della natura, è il preludio della bella stagione e sembra destare dal freddo torpore invernale anche noi umani. Sbalzi d’umore, crisi d’ansia o d’allergia, accompagnano da sempre il trimestre marzo/maggio, mese più mese meno. Tuttavia, per altri è la stagione perfetta: le giornate si allungano, l’estate si approssima e le temperature ispirano cambiamenti positivi. Ebbene, sembra proprio che la primavera profumi di margherite, rose e di piacere… Andare verso ciò che ci aggrada, ci fa stare bene, dà soddisfazione fisica e psichica, è l’orientamento primario della vita. Sul piano strettamente corporeo il rilascio di dopamina, l’ormone responsabile della sensazione di piacere, favorisce la ripetizione di quel comportamento ed è grazie a questo meccanismo che ci nutriamo, beviamo, ci riproduciamo e non ci siamo ancora estinti! Ciò nonostante, provare piacere non è così immediato come la biologia vorrebbe farci credere. Alcuni meccanismi fisici, sociali o emozionali, possono sabotarne il raggiungimento. Escludiamo in questo caso, le cause di natura strettamente biologica e prestiamo attenzione a tutte quelle emozioni e azioni che, inconsciamente, intervengono ostacolando la sensazione di piacere. Prima di arrivare a godere appieno della propria sessualità e quindi, del piacere per antonomasia, proviamo a chiederci quanto riusciamo a godere, veramente, dei piccoli piaceri di ogni giorno. Ci lamentiamo spesso di non avere neppure il tempo per respirare, di essere presi da troppe cose per poterci dedicare del tempo, così le ore passano tra una corsa e l’altra. Se facciamo attività fisica è solo per perdere i chili di troppo, quando mangiamo lo facciamo senza voglia di nutrirci e buttiamo giù le poche calorie bollite previste dalla tabella nutrizionale o ingurgitiamo tonnellate di cibo senza averlo scelto né assaporato. Annaspiamo tra lavoro e casa per regalarci, per chi ne ha la possibilità, qualche settimana di vacanza in cui sbracare ogni restrizione fisica o emotiva. E’ questo veramente il piacere? Il buon vecchio Leopardi la sapeva lunga sul sabato del villaggio o per dirla in modo diversamente poetico: l’attesa del piacere è essa stessa piacere. Lungi da noi contraddirlo! Tuttavia, si può vivere in attesa del weekend, o delle ferie? Il rischio è quello di passare il tempo a rincorrere qualcosa, in questo caso il nostro benessere, di cui dovremmo occuparci ogni giorno. Sembra facile a dirsi, eppure tutti noi sappiamo che non è così. Prima di incontrare il partner perfetto, di sospirare una storia d’amore passionale da film, proviamo a fermarci in modo consapevole. Non aspettando un messaggio divino, ma cogliendo le occasioni che ogni giorno ci offre la vita. Proviamo a chiederci da quanto non gustiamo un gelato al sole, da quanto non facciamo la spesa senza fretta e dedicando il giusto tempo a ciò che desideriamo veramente mangiare, scegliendolo con cura, preparandolo con amore e disponendolo nel piatto come un quadro; non perché temiamo il rimprovero del “mappazzone” dal  Barbieri di turno, ma perché ci amiamo e darci piacere è il primo antidoto contro la depressione. Svincoliamoci da emozioni come senso di colpa, mortificazione, imbarazzo che, sovente, fanno capolino quando facciamo qualcosa per noi o quando disattendiamo il senso del dovere che, come ci hanno insegnato, verrebbe sempre prima del piacere. Proviamo a sovvertire  lo schema, a disubbidire a qualche antico precetto che ancora oggi, come un genitore troppo severo o un giudice integerrimo, ci rimprovera dal fondo dello stomaco.

Dott.ssa Margherita Di Maio, psicologa ad approccio umanistico e bioenergetico.

Per info 331 7669068

Dott.ssa Anna Romano, psicologa-psicoterapeuta dell’età evolutiva. Per info 349 6538043

 

 

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