“Gennaro Rocco è diventato il nuovo bersaglio dei soliti quattro frustrati che quando le cose non vanno come vorrebbero sbroccano, perdendo, come è inevitabile, il contatto con la realtà”. E’ il commento al vetriolo che il sindaco, Piergiorgio Sagristani, riserva alle ultime polemiche che hanno messo nel mirino il presidente del consiglio comunale. Accusato, in buona sostanza, di collaborazionismo con l’Amministrazione comunale e con il primo cittadino in particolare.
Sindaco, cosa c’è che non va nelle accuse?
Non va la concezione complotti sta del mondo.
Cosa intende?
Questi stessi che accusano Rocco, durante la campagna elettorale lo sostenevano – alcuni esplicitamente, altri in modo più circospetto – additando i 5 stelle come collaborazionisti. Si sono sbagliati due volte.
In che senso?
Si sono sbagliati sui 5 stelle e su Rocco. I primi non erano e non sono collaborazionisti, il secondo non era e non è un guerrafondaio, soprattutto non è un guerrafondaio per conto terzi.
Si spieghi?
Questi quattro frustrati, sempre perdenti, nani politici, magari senza presentarsi alle elezioni vorrebbero dettare l’agenda della politica, non ci riescono e sclerano.
Ma Rocco si era presentato in campagna elettorale con toni abbastanza barricadieri …
Gennaro Rocco continua a portare avanti le sue battaglie e le sue idee,senza fare sconti a nessuno. Ha presentato interrogazioni sui temi che stanno a cuore a lui ed ad una parte della popolazione, ma a nessuno viene in mente che conoscendo un po’ più da vicino l’Amministrazione e avendo visto il nostro modo di operare abbia apprezzato qualcosa che prima magari dall’esterno criticava?
Ma accettare la carica di presidente è un passo verso la collaborazione amministrativa. Non è un atto politico neutrale
Vorrei che fosse fatto un discorso aperto e chiaro. Qualcuno è in grado di dimostrare che Gennaro Rocco ha tratto qualche beneficio diretto, indiretto, personale o familiare da questa supposta collaborazione? La verità è un’altra
E qual è?
Alla base del contegno di Rocco ci sono valutazioni politiche, politicamente apprezzabili o criticabili. Chi esterna su Rocco finge di non conoscerlo bene.
Ci spieghi lei chi è Rocco?
E’ una persona che mai e poi mai si farebbe dettare la linea da chicchesia. Viene dalla vecchia scuola politica. Chi ha puntato su di lui pesando che potesse essere un ventriloquo ha fatto male i suoi conti.
Ma lei ha difeso Rocco contro i 5 stelle sulla mozione di sfiducia presentata nell’ultimo consiglio. Perché?
Penso che non ci fossero le condizioni, sul piano politico e su quello giuridico, per sfiduciare Rocco. Non ha violato leggi o regolamenti. Anzi, li ha fatti rispettare. Ha voluto che il dibattito sulla vicenda giudiziaria si svolgesse a porte chiuse. Ma su fatti, stati e condizioni personali è la legge che prevede questa procedura. Non ho trovato argomenti validi per poterla votare.
Lei ha fatto cenno ai 5 Stelle. Che tipo di rapporto ha con loro?
Un rapporto sano. C’è dialettica, ma anche collaborazione. Abbiamo accettato alcune loro proposte su temi di grande rilevanza sociale come l’individuazione del garante delle persone disabili. Il consigliere Fabio Galano è stato con me in Soprintendenza per verificare lo stato dell’iter sui lavori alla stazione. Questo non significa che la dobbiamo pensare sempre alla stessa maniera, ma che su questioni del genere stiamo tutti dalla stessa parte. Anzi presentarsi alla Soprintendenza con un consigliere di minoranza dà forza all’intera comunità. La cittadina tutta è unità su certe questioni. Poi torneremo a dividerci su altro. E solo gli stupidi possono pensare che l’interlocuzione, anche la più apra non contamini. Aldo Moro diceva, a proposito del confronto con il PCI, più passa il tempo e più voi capite meglio noi e viceversa. C’è una contaminazione positiva in politica che solo chi è abituato a stare alla finestra non capisce e non può capire.
Sindaco quali sono le priorità per il prossimo futuro?
La ristrutturazione della stazione, come già detto, è una priorità assoluta. Non possiamo più avere un edificio che versa in queste condizioni fatiscenti. Poi c’è il restyling di Palazzo Diaz. Un intervento per rilanciare l’economia con l’attivazione di nuove realtà commerciali, per offrire alloggi alle fasce deboli della popolazione e garantire spazi ai giovani con aree riservate all’arte, alla cultura e dalla convivialità.
Manca qualcosa?
Mancano tante cose programmate e che stiamo programmando. Tra queste aspettiamo il decreto definitivo per fare la gara per la nuova scuola media in Via dei Gerani ed il progetto per il borgo di Maiano da valorizzare come eccellenza artistica ed artigianale. Il nuovo polmone verde sopra al Supermercato Netto e tanto altro ancora. Di certo questi anni non coglieranno in ozio e questo i cittadini lo sanno bene e per questo ci hanno confermato la loro fiducia con una percentuale così significativa.