Chiamarla impresa sarebbe stato poco. E allora il presidente della Giunta campana, Vincenzo De Luca, dice di aver compiuto un miracolo. “Laico”, rimarca un giornalista durante l’intervista, giusto a sottolineare il filo – sempre più sottile – tra il sacro e il profano. Il governatore, in occasione della firma delle transazioni per la riapertura immediata dei cantieri del trasporto Eav, spiega: “Abbiamo fatto un vero e proprio miracolo, abbiamo salvato un’azienda fortemente a rischio, riaperti una decina di cantieri fermi da cinque anni, saldati i debiti”. Per Vincenzo De Luca si tratta di “un miracolo dal punto di vista finanziario”, che ha salvato i dipendenti e che consentirà il rinnovo del personale “con l’assunzione di centinaia di giovani.” Pienamente soddisfatto dei risultati raggiunti, il Presidente dell’Eav, Umberto De Gregorio che, però, utilizza toni più contenuti: “Questa è stata un’occasione unica di collaborazione tra governo nazionale, governo regionale e un’azienda complicata come l’Eav”. Certo è che la nota mistica aggiungeva una nota immaginifica diversa. Perchè tra pani e pesci, forse i miracoli possono sempre fare consensi.
Luigi Buoninconti
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