venerdì, Aprile 26, 2024
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Oncologia pediatrica. La Lilt visita i bambini all’Università Vanvitelli

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Marcello Coppola Consulting

In Italia, ogni anno, sono circa 1.500 i nuovi casi di tumori pediatrici nella fascia d’età 0-14 anni, mentre sono circa 850 quelli rilevati in quella 15-19 anni. In Campania, nella fascia d’età 0-14 anni sono attesi circa 150 nuovi casi all’anno. Da rilevare che, per quanto riguarda la distribuzione, non vi sono sostanziali differenze geografiche. Le Leucemie acute ed i Linfomi di Hodgkin e non Hodgkin rappresentano circa il 50% di tutte le neoplasie. I Tumori del Sistema Nervoso centrale rappresentano la patologia più frequente dopo le leucemie acute.

Il dato è emerso oggi, nel corso di un incontro dei Volontari LILT di Napoli, guidati dal professor Adolfo Gallipoli D’Errico, con in piccoli degenti del Servizio di Oncologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria della Campania “Luigi Vanvitelli” (I Policlinico) diretto dalla dottoressa Fiorina Casale. Presente, tra gli altri, all’evento il dottor Ciro Ruggiero, presidente dell’Ago, Associazione Genitori Oncologia Pediatrica di Napoli fondata 32 anni fa e particolarmente attiva nell’attività di supporto a quella medico-assistenziale.

Nel corso dell’evento, volto anche a sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sulle problematiche dell’oncologia pediatrica, i volontari della LILT di Napoli hanno distribuito in dono ai piccoli pazienti giocattoli e confezioni di cioccolata. Testimonial, il campione olimpionico di Judo, Pino Maddaloni, che ha entusiasmato i ragazzi presenti.

“E’ stato un ritorno particolarmente emozionante e gratificate, e di questo ringrazio il Rettore Giuseppe Paolisso, il Direttore Generale, Maurizio Di Mauro, e il Direttore del DAI Materno Infantile, Bruno Nobili, – ha affermato il professor Gallipoli D’Errico – che ci hanno offerto ancora una volta la possibilità di accendere un riflettore sui temi dell’oncologia e sull’importanza della cultura della prevenzione”. “Diagnosi precoci e corretti stili di vita, anche in presenza degli importantissimi passi avanti fatti dalla ricerca clinica e scientifica, – ha sottolineato – costituiscono ancora oggi l’arma principale per sconfiggere queste patologie. E questo vale a tutte le età”.

“L’impegno profuso dalle istituzioni sanitarie e dalle associazioni di volontariato cui va sempre il nostro ringraziamento – ha affermato la dottoressa Casale – è davvero encomiabile e i risultati positivi non mancano, ma non v’è dubbio che ci troviamo di fronte ad una strada comunque in salita che ci chiama tutti a fare sempre di più, sempre meglio”.

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