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Marco Palmieri & friends. Il terzo galà e le emozioni in scena

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Marcello Coppola Consulting

Memorabile serata per il Gran Galà “Marco Palmieri & Friends”, il 26 ottobre 2017, nella pomposa location dell’Hotel La Pace a Sant’Agnello, albergo dove lo stile del lusso diventa ricerca dell’eccesso per una sede che pare perfetta ambientazione da film. Location dunque ideale per una parata delle stelle più in luce del panorama teatrale partenopeo, tutte accomunate da sviscerato amore per il fenomeno teatrale dell’area sorrentino-stabiese, Marco Palmieri. Lui, che, figlio della nostra comunità, ha coltivato fin dai banchi di scuola la sua passione cocente per l’arte della recitazione, condividendo i suoi sogni con i suoi conterranei, che sono diventati i suoi più accaniti sostenitori, seguendolo, con la passione di una scatenata tifoseria, in ogni passo crescente di una folgorante carriera costruita tassello dopo tassello, con impegno tenace, volontà strenue, determinazione indefessa. Un pubblico della Penisola sorrentina di ogni età ed estrazione che lo segue ad ogni perfomance, che ha gremito la sala in ogni ordine di posti con infinito entusiasmo, che ha pianto con lui con partecipazione autentica le sue sincere lacrime di commozione. Un pubblico che, forse non tanto incline prima di conoscere lui a frequentare i teatri, immerso com’è nell’operosità dell’impegno lavorativo quotidiano, secondo i valori di dedizione e sacrificio tipici della nostra cultura e tradizione, ma proprio grazie all’amore per Marco e alla condivisione del suo sogno che è diventato il sogno di una comunità intera, ha imparato a leggere con lui i classici del teatro, a seguire le messinscene del teatro contemporaneo cui partecipa, a frequentare i santuari del teatro partenopeo addirittura con interi pullman che partono dalla Costiera esclusivamente per assistere ai suoi spettacoli. E’ sempre difficile spiegare razionalmente il successo di un artista, cioè il perché, se “uno su mille ce la fa”, come cantava Gianni Morandi nel 1985, quell’uno su mille è proprio lui e nessun altro. Nel caso di Marco, una risposta è venuta, lampante, proprio dalla serata magica del Galà del 26 ottobre. Il suo trionfo è un amalgama raro di fattori concomitanti: il talento, certamente, ma non solo quello; la tecnica di un percorso di studi serio e rigoroso, che ha proiettato Marco, giovanissimo, nel giusto circuito; le sue personalissime capacità di instaurare rapporti di amicizia, con fans e colleghi, pensando a tutti, coltivando le relazioni, nutrendo l’amicizia con gesti, attenzioni, slanci; l’impegno 24 ore su 24 dedicato alla realizzazione di spettacoli, eventi, perfomance; la sincerità, spontaneità ed onestà con cui prova emozioni e le esprime, senza rete; la grande fede, che è la sua forza, e anche qualcosa che lo unisce e lo avvicina al suo “popolo” di seguaci. Perché Marco è uno di loro, è quello che ce l’ha fatta grazie al loro sostegno, e che ha condiviso con loro i propri successi facendoli diventare successi di tutti. Lo show del Gran Galà, giunto alla terza edizione, con la direzione artistica dello stesso Marco e di Pina Bonfantini, lo ha definitivamente consacrato in Penisola. Acclamato da vero divo quale ormai è dall’affezionatissimo stuolo di fans e colleghi intervenuti, Marco ha fatto da amabile padrone di casa alla serata accanto al giovane e talentuoso presentatore Ciro Salatino, attore di importante presenza e modi sciolti e brillanti, che ha saputo divertire divertendosi, bravo anche come cantante ne “La Bella e La Bestia” con la potente voce di impostazione lirica della bellissima Chiara Di Girolamo. Madrina d’eccellenza, l’attrice di fama nazionale Rosaria De Cicco, il cui versatilissimo talento l’ha portata ad incarnare, nella sua gloriosa carriera, il simbolo della femminilità napoletana in innumerevoli ruoli al teatro come al cinema e in tv, lavorando accanto a mostri sacri della storia dello spettacolo, da Nello Mascia e Ugo Gregoretti, da Ferzan Özpetek ad Antonio Capuano, a Paolo Sorrentino, a Renzo Arbore, senza mai smettere la sua umiltà e semplicità. L’incantevole voce di Francesca Maresca, accompagnata dal maestro Luigi Belati, ha aperto lo spettacolo con una sentita interpretazione di “Life is beautiful” del premio oscar Nicola Piovani, e lo ha chiuso con la suggestiva “Cancao do mar” della cantautrice portoghese Dulce Pontes. La grande Gabriella Cerino, regina incontrastata del teatro partenopeo sin dalla tenera età, socio fondatore della compagnia teatrale “Movimenti di Scena” e responsabile casting nonché coach degli attori dei matinè del Teatro Diana di Napoli, oltre che docente dell’Accademia teatrale del Teatro Delle Palme di Napoli, ha commosso la platea col suo racconto di una drammatica e attuale storia di violenza sulle donne. Il compagno di vita e di scena Peppe Celentano, uno dei più fervidi attori, drammaturgi e registi teatrali della scena partenopea, famoso per i suoi testi di grande sensibilità ai temi sociali, tra cui  “Ladri di sogni” e “Ritrovarsi”, primi in Italia per numero di  spettatori, secondo la classifica Agis, tra quelli per l’infanzia, fondatore della prima “Stabile del Giallo di Napoli”, direttore con la moglie dell’Accademia teatrale del Teatro delle Palme di Napoli, ha donato al pubblico del Galà un’irresistibile interpretazione del suo monologo “O’ rasul”, su un improbabile killer preda di raptus seriali. Nutrito e applauditissimo il parterre di comici: Rosario Verde, nato col mitico trio di cabaret “I Teandria”, poi diventato famoso con personaggi televisivi come “Sasamen”, il Salvatore di Napoli, e “Le Brigate Mosce”, e apprezzato autore e attore di commedie a teatro; Salvatore Gisonna, celebre sul piccolo schermo nella fortunata trasmissione comica di Rai 2 “Made in Sud”, formidabile nel ridicolizzare gli aspetti paradossali dei nostri modi di vivere quotidiano; Edoardo Guadagno, cabarettista ed autore famoso in Made in Sud per il personaggio Anonimo, quello che scrive le frasi “d’amoooooore” dentro i cioccolatini; il duo irrefrenabile delle “Sex and the Sud”, Luisa Esposito e Floriana De Martino, regine femminili di Made in Sud, salite sul palco con Gennaro Silvestro, attore teatrale e cinematografico noto al pubblico televisivo per “La squadra”, col quale saranno protagoniste a teatro assieme a Marco Plamieri la prossima stagione. Momenti di emozione poi con le perfomance di Ciro Esposito, l’ex- piccolo ribelle del film “Io speriamo che me la cavo” di Lina Wertmüller, oggi lanciatissimo come attore di cinema e tv, e Nino Lauro, nell’inedita veste di attore, interpretando in maniera pulita e convincente “La preghiera del clown”, un omaggio a Totò, in occasione dei 50 anni dalla sua scomparsa. Intensi i momenti di musica, oltre che con le già citate Francesca Maresca e Chiara Di Girolamo, con la grande interprete della tradizione musicale partenopea Pina Giarmanà, e con Giovanni Quaranta, l’indimenticabile Eugenio di “C’era una volta scugnizzi”, ormai professionista affermato. In una serata così ricca d’arte, non poteva mancare la danza, magnificamente rappresentata dalle coreografie del corpo di ballo della ASD Spazio Danza Sorrento, diretta da 13 anni da Mariana Gargiulo e Mariangela Morvillo. La serata, sostenuta dagli sponsor “AF Patrizia Pepe” di Antonella Fiorentino, “Sabina Scents” profumeria artistica di Sabina Di Maio, “Gioielli La Gemma” delle sorelle Serpico, Teresa De Rosa, Claudia Gargiulo col marito Franco De Gregorio, ha avuto un significativo scopo di solidarietà: il ricavato infatti, sarà utilizzato per realizzare due spettacoli, uno alla casa di riposo di Sant’Antonio e l’altro al Circolo per la Terza età di Sorrento, durante il periodo natalizio. Perché Marco, nonostante il grande successo, non dimentica mai di essere “uno di noi”. Ed è forse questo il suo più grande successo.

Carlo Alfaro

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