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Crisi e alberghi – Nino Apreda (Deluxe Hostel): “Aperti, anche senza clienti. Ma il Governo ci aiuti”

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Marcello Coppola Consulting

E’ il momento di realizzare  il percorso meccanizzato con procedure veloci per essere pronti per la ripresa. Inoltre, liquidità a cittadini ed imprese. La ricetta proposta da Mario Draghi, ex Presidente BCE, è la soluzione centrale per arginare la crisi, unita al credito d’imposta per chi fa le proprie vacanze in Italia, al fine di dare impulso per la ripresa del mercato turistico”. Lo dice Nino Apreda, albergatore ( Deluxe Hostel e Villa Zagara)  ed imprenditore nel settore delle energie rinnovabili.

Perché la ricetta Draghi è decisiva secondo lei?

Se non circola la moneta si ferma tutto. Pertanto, come ha detto Draghi, è necessario garantire liquidità diretta alle imprese ed  ai cittadini per assicurare occupazione, far fronte alle spese, pagare gli  affitti. Oltre alle abitazioni; non tutti gli alberghi sono in proprietà. Per non parlare, poi, di chi gestisce case vacanza, ristoranti. Nel sistema creditizio italiano abbiamo, tra banche ed uffici postali, una presenza capillare su tutto il territorio per l’accesso ai finanziamenti del circolante che va immediatamente alimentato e garantito dallo Stato.

Quando sarà possibile riaprire gli alberghi?

Noi possiamo anche aprirli, appena possibile. Ma credo che difficilmente ci saranno clienti, considerato il contesto internazionale e la mancanza di voli. Per questo dico liquidità alle imprese in modo da riaprire le strutture anche senza clienti, almeno per garantire occupazione e pagare il salario ai dipendenti. L’anno è difficilmente recuperabile, la stagione è saltata, ma riavviare la macchina del sistema ricettivo non è facile, né immediato. Ma c’è di più è importante guardare anche a misure a sostegno della domanda, come il credito di imposta per le vacanze in Italia, mercato pronto a ripartire non appena le condizioni lo permetteranno. Per il prossimo futuro, alla luce di restrizioni agli spostamenti dei voli internazionali è possibile che ci sia turismo di prossimità, alimentato soprattutto da una clientela italiana che potrebbe essere incentivata dal credito d’imposta di vacanza in Italia.

 

 

Cosa deve fare il Governo?

Quanto ho anticipato prima. Per il sistema Italia serve iniezione di liquidità, mentre  per il  comparto turistico agevolazioni come il credito d’imposta per la vacanza italiana. Sono consapevole della drammaticità di questo momento e della complessità delle risposte a cui il Governo è chiamato, ma credo che il patrimonio di imprese, valori, persone che costituisce il sistema turistico italiano, debba essere preservato oggi, nella consapevolezza che domani – speriamo il prima possibile – potrà tornare a portare il suo contributo all’economia del Paese.

Mentre su cosa deve puntare la Regione?

La Regione ed il Comune devono garantire la salute pubblica come bene stanno facendo ed un programma di eventi e promozione del territorio da pubblicizzare bene come le condizioni lo consentono, già abbiamo un ricco cartellone di eventi e manifestazioni, mantenere la programmazione e promuoverle insieme al territorio.

La Regione, in particolare, deve incentivare i vettori sugli aereoporti campani, preservare il capitale umano del turismo che sono tutti gli addetti della filiera con incentivi e sussidi ad artigiani, commercianti piccoli operatori. Per Sorrento, poi, c’è un tema che diventa in questo momento di grande importanza

Quale?

Considerato il contesto  potrebbe essere l’occasione da parte di Comune e Regione per velocizzare l’infrastruttura delle scale mobili di collegamento da piazza Lauro per il porto, opera essenziale  per il bene comune e, pertanto, da cantierare subito, atteso anche il momento di flussi ridotti, usando il modello di velocità proprio delle infrastrutture ospedaliere in questa emergenza della pandemia. È il momento del fare, mettendo da parte invidie e rivendicazioni ma remando tutti nella stessa direzione come ha detto Papa Francesco stiamo tutti nella stessa barca.

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