Ordinanza in stand by
Finisce per il momento in soffitta l’ordinanza numero 20 del 10 marzo scorso.
Parliamo del provvedimento con cui il Sindaco Vincenzo Iaccarino dispose il taglio immediato degli alberi di Villa Fondi. Ben otto essenze (sette pini ed un cipresso) piantati all’interno dello storico Parco.
E’ questo quanto emerge, seppure implicitamente, dalla determina adottata stamattina dall’ingegner Graziano Maresca. Il tecnico, funzionario del V settore, ha infatti provveduto a nominare una sorta di super perito. L’intento è quello di cercare di venire a capo della questione.
Arriva il superperito
Si tratta del dottor agronomo Mauro Costantino.
Al dottor Costantino è stato affidato l’incarico di procedere…
all’”esame interpretativo delle tre consulenze/pareri, in modo da dedurre le opportune conclusioni oltre alla produzione di un elaborato planimetrico per una più precisa individuazione dei soggetti arborei in questione, oltre ad un accertamento fitosanitario con inquadramento nella CPS (Classe di propensione al cedimento) sia dell’esemplare di cupressus sp. oggetto di intervento di messa in sicurezza temporanea eseguito in data 11 marzo c.a., sia di due soggetti arborei “Pinus pinea”, di cui ai nn. 986 e 987, classificati in C nelle perizie specifiche ma risultanti oggi in stato di probabile assenza vegetativa e di quant’altro ritenuto indispensabile alla messa in sicurezza totale dell’area”.
Sostanzialmente con il provvedimento adottato vengono confermate le perplessità espresse dal responsabile locale del WWF Claudio d’Esposito. D’Esposito, già all’indomani dell’adozione dell’ordinanza da parte del Sindaco Iaccarino.
D’Esposito parlò allora di “…un’ordinanza spropositata” arrivando a chiedere…
…di revocare e/o in subordine di sospendere l’efficacia dell’ordinanza n° 2 del 10/03/2017, di non procedere all’abbattimento degli esemplari arborei.
Il commento di Claudio d’Esposito (WWF)
Oggi l’esponente del WWF rincara la dose e così commenta:
La nomina dell’ennesimo agronomo con il compito addirittura di interpretare e decodificare quanto già riportato nelle precedenti perizie tecniche redatte da altri agronomi è la conferma dell’approssimazione con cui è stato affrontata la questione. Un’approssimazione che ha generato una sorta di ordinanza “forfettaria” frutto esclusivamente di un ingiustificato attimo di emotività che ha fatto seguito agli eccezionali eventi metereologici verificatisi l’8 marzo scorso. Questa è la dimostrazione che non è più possibile avere un approccio superficiale e non realmente scientifico quando si discute di ambiente in generale.
