Anche i “5 stelle” della Penisola sorrentina aggiungono una nuova “voce” al coro dei “no” alla proroga del dispositivo sperimentale che prevede il doppio senso di marcia a Viale Nizza e la “finta” rotatoria all’incrocio del rione Marano. Ma il motivo non segue logiche commerciali, ma una questione di salute: “Gli amministratori sono insensibili alla tutela della salute dei propri cittadini – si legge sul blog del movimento Penisola sorrentina Amici di Beppe Grillo -. I cittadini non possono fare altro che subire l’imperizia di questi personaggi, che decidono impavidamente cosa sia meglio per la città. Ne è un chiaro esempio di cosa sono stati capaci di fare in Viale Nizza ed in tutta l’area limitrofa: basta fare un giro per rendersi conto di come l’aria sia divenuta ancora più irrespirabile”. Di qui, la richiesta: “La nostra battaglia per la dislocazione sul territorio comunale di centraline di rilevamento della qualità dell’aria va avanti da mesi, con raccolte firme ed appelli alle forze politiche. E’ recente la pubblicazione di dati allarmanti da parte dell’Asl Napoli 3 Sud: in quattro anni sono stati rilevati in Penisola sorrentina oltre duemila nuovi casi di tumore. Forse i ‘più’ ricorderanno la presenza, circa 20 anni fa, di una centralina mobile per il rilievo della qualità dell’aria all’incrocio di Marano. Orbene quei dati che fine hanno fatto? Perchè non sono stati mai resi pubblici?”.
In effetti, l’ultima rilevazione risale al 1996. E nel 2010, su iniziativa di Alessandro Schisano, già consigliere comunale, fu elaborata una proposta, sostenuta da una rappresentanza di associazioni e movimenti civici, per “monitorare” l’aria e “scovare” l’eventuale inquinamento da polveri sottili e confrontare i dati raccolti con quelli dei dati del 1996.
Confronto che non c’è mai stato. Per una motivazione semplice semplice: quei dati, a distanza di 20 anni, giacciono nei cassetti di un non-ben-identificato ufficio. Nel 2014, l’impegno si rinnovò: nel corso di una riunione ‘allargata’ dei capigruppo, lo stesso Schisano chiese al sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, di conoscere le intenzioni reali dell’amministrazione sul fronte del monitoraggio dell’aria. Il primo cittadino si impegnò a recuperare i dati del 1996, e ad affidare, attraverso apposita convenzione, un incarico ad una Università degli studi per effettuare nuove rilevazioni nei punti nevralgici della città. Impegno non (ancora) mantenuto. (g.d.)