L’arrivo in Pronto soccorso con un’ambulanza del 118, i primi accertamenti, la caduta dalla barella, due punti di sutura alla testa, un ematoma sotto l’occhio sinistro, l’entrata in coma. E, infine, la morte.
Sono gli elementi-chiave che caratterizzerebbero il dramma consumato dalla famiglia di Immacolata Spano, 88 anni di Sorrento, deceduta all’ospedale “Santa Maria della Misericordia”, dove era stata trasportata due giorni prima, in seguito ad una forte gastroenterite. Elementi al vaglio dei carabinieri, che indagano sulla vicenda e che avevano già provveduto a ritirare ogni documentazione sanitaria il giorno prima della morte.
Immacolata Spano arriva, infatti, al Pronto soccorso del nosocomio sorrentino la sera del 19 dicembre, dopo la visita domiciliare del medico di famiglia, che le consiglia un ricovero in ospedale per accertamenti più approfonditi. I sintomi sembrerebbero legati ad un problema gastrico.
Al Pronto soccorso, i primi accertamenti, che, secondo quanto raccontato dai familiari agli inquirenti, confermano la presenza di una gastroenterite, con la necessità – però – di praticare esami diagnostici per ulteriori approfondimenti. Tra questi, anche un accertamento radiologico, che viene “preparato” la sera stessa. In tal senso, la donna viene condotta nel reparto radiologico in barella, per poi ritornare nuovamente in Pronto soccorso. Motivo? C’è la necessità di intervenire con alcuni punti di sutura, per ricucire una ferita che Immacolata Spano presenta sulla fronte sinistra. Tutto dovuto da una caduta dalla barella. Una circostanza la cui dinamica è al vaglio degli inquirenti.
Secondo le prime ricostruzioni fornite dai familiari, di fatto, la donna ha anche un’escoriazione e un ematoma sotto l’occhio sinistro, e un dito del piede gonfio.
Le condizioni di salute, intanto, peggiorano, tant’è che qualche ora dopo, vengono interessati anche i reparti di cardiologia e di rianimazione: la donna, infatti, entra in coma. Stato di coma che si protrae per due giorni: il 21 dicembre, Immacolata Spano muore.
Ma sul suo decesso è aperta un’inchiesta. Nel corso delle prossime ore verrà effettuato l’esame autoptico sulla salma. C’è da accertare la correlazione tra la morte e il trauma provocato dalla caduta in barella. E, soprattutto, stabilire il grado di responsabilità dei sanitari chiamati a sorvegliare e ad assistere la paziente nel momento dell’esecuzione dell’esame radiologico.