“Sono sempre pronto ad impegnarmi per la mia comunità, anche come candidato sindaco”. Graziano Maresca dopo le indiscrezioni uscite nei giorni scorsi rompe gli indugi e rafforza l’ipotesi di una discesa in campo in occasione delle prossime elezioni comunali.
Cosa dà concretezza alla possibilità di una sua candidatura a sindaco?
Al momento di concreto ci sono solo le sollecitazioni che da più parti ho ricevuto per dare la mia disponibilità alla candidatura.
Chi le ha fatto la richiesta?
Qualche consigliere di minoranza ed anche qualcuno della maggiorana, oltre ad uno schieramento formato da imprenditori, professionisti, semplici cittadini che chiedono una svolta nel modo di amministrare la città.
E lei?
Non posso negare che questa attenzione mi lusinga. E non sto a fare troppi giri di parole tipici di certi politici: se posso essere utile ci sono. E’ naturale che devono crearsi una serie di condizioni, compresa la conferma e l’allargamento dei consensi. Ma sono legato profondamente a questa comunità e poter essere utile sarebbe per me un grande onore ed un motivo di orgoglio.
Si candiderebbe per fare cosa?
Anzitutto, mettere a disposizione tutta l’esperienza maturata negli anni nella pubblica amministrazione, attuando un preciso quadro strategico di sviluppo urbanistico del paese e realizzando le essenziali opere pubbliche capaci di rilanciare l’economia di questo paese, mettendone in risalto le qualità storiche, architettoniche e paesaggistiche, per un nuovo protagonismo turistico atto ad assicurare una migliore vivibilità per tutti.
Quali opere ?
Meta, ha una storia e un tessuto urbanistico, che pochi comuni vantano, però è soffocata dalle macchine in sosta, inoltre, manca di quella attrattività commerciale, che invece altri centri storici hanno.
Ritengo essenziale la realizzazione dei parcheggi a rotazione già previsti nel piano regolatore generale. Il centro storico deve essere liberato dalle macchine e pedonalizzato in modo da poter garantire uno sviluppo economico dell’area. Inoltre, per poter attrarre ulteriore attenzione e vita, è necessario coinvolgere tutti i cittadini che potranno utilizzare ai fini commerciali, i magnifici portoni e i depositi dei piani terra, rendendo possibile la destinazione d’uso ai fini commerciali, realizzando attività economiche legate alle tradizioni metesi. In questo modo si ridarebbe un sicuro sviluppo al centro storico, migliorandone esponenzialmente la vivibilità. Ma c’è di più
Prego
Il tratto di Corso Italia che insiste sul territorio comunale va anch’esso rilanciato sul piano commerciale, superando l’attuale assenza di parcheggi.
Dove si possono realizzare i parcheggi a servizio del Corso?
Al di sotto dell’area che il Prg destina ai piani di insediamento produttivo e che è localizzata in una zona lungo Via Tommaso Astarita, lì si potrebbe realizzare un’area artigianale/produttiva, con parcheggi a rotazione annessi, che connessi con il corso Italia, creerebbero attrattive oggi difficilmente immaginabili.Le attività economiche presenti sul Corso sono penalizzate dall’assenza di aree di sosta. Gli stessi metesi hanno difficoltà a fare la spesa a Meta per questa ragione e vanno altrove.
Inoltre, è necessario riconfigurare Piazza Santa Maria del Lauro, in modo da realizzare un’unica grande piazza, senza quel taglio anomalo costituito dall’asse stradale che ne impedisce un uso complessivo, detto progetto avrebbe un duplice effetto, eliminerebbe il traffico in ingresso ed in uscita dalla penisola sorrentina e creeerebbe, un punto di aggregazione più confacente alla bellezza del luogo.
Bisogna dare più attenzione e cura all’architettura e all’organizzazione delle piazze metesi che da sempre sono state il centro dell’intelligenza della comunità.
Il sindaco ha parlato di una grande area parcheggio nella cava di Punta Scutolo. Lei che ne pensa?
Se permette è una mia vecchia idea, elaborata all’epoca della sindacatura di Carlo Sassi. Questa zona può essere trasformata in un’area produttiva ed uno snodo per decongestionare il traffico sia in penisola sorrentina, sia in costiera amalfitana. I grandi bus di 50 posti, sono una delle cause principali del traffico, questi enormi mezzi, certamente non conformi alle nostre strade, avrebbero l’obbligo di sostare alla cava per essere sostituiti negli spostamenti dei turisti da piccole navette elettriche da 25 posti. Una grande rivoluzione per l’intero comprensorio. Detta opera, dovrebbe essere relizzata anche con il coinvolgimento delle attività presenti sul territorio della penisola sorrentina ed amalfitana, il nuovo snodo non inciderebbe sulle attività di trasporto presenti sul territorio, ma anzi darebbe loro un nuovo slancio ed un sicuro sviluppo per tutta l’area sorrentina/amalfitana.
Un giudizio sull’Amministrazione uscente?
Tito, è sicuramente una persona attiva ed intelligente, ma in questi anni, non ho visto la nascita di nuovi progetti e neppure una strategia di sviluppo per Meta. L’unica opera realizzata è stata la strada intitolata giustamente ai “Naviganti metesi”, un vecchissimo progetto, che risale al 2003 all’epoca di Carlo Sassi e che per una serie di vicissitudini burocratiche, ritardi e lentezze, è arrivato a compimento solo di recente. Per il resto non c’è stato alcun altro intervento serio ed incisivo, se non la rimozione della fontana dal Casale che lo stesso sindaco, contro il mio parere, aveva fortemente voluto.
Ma il sindaco può giocarsi la carta delle deleghe in Città metropolitana. Dispone di un budget da 600 milioni di euro
I 600 milioni sono una cifra esagerata volutamente. Inoltre si tratta di fondi da spalmare su un territorio di 3 milioni di abitanti e di cui la Penisola è solo una parte.
Tra le varie cose fatta dal sindaco c’è anche la soluzione del problema annoso dei bagnanti d’assalto
E’ vero, complimenti. Ma insieme a lui vanno ringraziati gli operatori balneari e gli albergatori che hanno finanziato il trasporto di queste persone ed hanno gestito con grandi capacità il flusso di bagnanti. Un plauso va fatto a tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio.
Ovviamente, apprezzo l’impegno che Tito ha messo per il paese, ne critico i risultati, solo perché credo seriamente che Meta meriti obiettivi molto più elevati.