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LA POSTA DELLA PSICOLOGA: ESSERE COPPIA IN TEMPO DI QUARANTENA

Pubblicato il

Marcello Coppola Consulting

Capita piuttosto spesso che ci vengano richiesti suggerimenti o consigli relativamente a tematiche specifiche, al di fuori dello  spazio consulenziale. Alcune di queste domande toccano argomenti di interesse ad ampio raggio, così abbiamo pensato di rispondere ad esse. Potete porcele scrivendoci in privato alla pagina Facebook dello studio (Studio Psicologico Romano-Di Maio) oppure ai numeri sotto indicati. Buona lettura!

Ho letto che una delle conseguenze dell’isolamento forzato da Covid-19 in Cina è stato un boom di richieste di divorzio. Trascorrere tanto tempo insieme può davvero fare danni alla coppia?

Siamo sincere: questa domanda ci è stata posta in modo piuttosto ironico da un amico nel commentare un battibecco avuto con la moglie. Vari sketch sul tema “convivenza forzata ventiquattro ore su ventiquattro” girano da settimane sui social, e, seppure in una dimensione scherzosa, portano all’attenzione la necessità di organizzare adeguatamente i tempi e gli spazi in casa in considerazione delle nuove esigenze; altro che “due cuori e una capanna!”, urge un lavoro di ricerca di nuovi equilibri, altrimenti “la coppia scoppia”! Rimandiamo ad altri tipi di lettura per comprendere la reale portata del fenomeno di cui nella domanda: si tratta di un aumento reale del numero di richieste di divorzio o, semplicemente, esse si sono cumulate nel momento in cui è stato nuovamente possibile avviare questo tipo di pratica? Non lo sappiamo e non è di questo che ci vogliamo occupare, quel che  è certo è che questa nuova condizione mette le coppie alla prova, lo percepiamo noi per prime, eppure, con qualche accorgimento, questo momento può rivelarsi addirittura un’opportunità. Procediamo per parole chiave. La prima è RISPETTO, degli spazi e dei tempi propri e dell’altro. Cerchiamo, anche se nella stessa casa, di preservare momenti di solitudine: se si è in modalità smart working, è bene darsi dei tempi di lavoro abbastanza sincronizzati, ma senza forzare troppo la mano rispetto alle proprie abitudini. E’ opportuno lavorare in stanze diverse, sia per un discorso di concentrazione sia per evitare di invadere uno spazio privato dell’altro. Ritrovarsi poi in pausa pranzo a mangiare insieme, quando magari solitamente non c’è questa possibilità, può diventare una piacevole opportunità offerta dal momento. La seconda parola chiave è ROUTINE. Definiamo le nostre giornate in quarantena ma non trasformiamole nella copia l’una dell’altra. Scandiamo bene i tempi: i momenti della giornata in cui occuparsi della casa, quelli per lavorare, gli spazi da dedicare alle nostre relazioni sociali ed alle nostre forme di svago; a proposito di quest’ultimo punto, ciascuno ha le sue amicizie ed hobbies, non necessariamente condivise con il partner ma che non per questo devono essere sacrificate. Manteniamo dunque i nostri abituali appuntamenti dedicati al fitness, alla cura del proprio corpo, all’aperitivo con l’amica, dandoci al fai da te e all’on line ovviamente. Inseriamo dunque nella nostra organizzazione del tempo in casa anche dei momenti  di relax, in cui coccolarci. Rischiamo altrimenti, soprattutto noi donne, di sovraccaricarci ancora di più in questi giorni, con inevitabili ripercussioni sul nostro umore e di conseguenza sulla coppia. Se siamo dinamiche e proprio non sopportiamo di vedere il partner concedersi del relax poltrendo sul divano, chiudiamo un occhio: ciascuno ha il diritto di trascorrere il tempo del riposo come gli è più congeniale. Oltre ai doveri ed agli spazi individuali, ritagliamoci ogni giorno un tempo per fare qualcosa insieme, magari una di quelle cose che, per questione di tempo, abbiamo sempre dovuto rimandare. Terza parola chiave: DIVISIONE DEI COMPITI. Con questa ci rivolgiamo in particolare ai maschietti: stiamo facendo esperienza di una condizione straordinaria che richiede nuove misure anche nella propria abitazione, una casa che essendo maggiormente vissuta merita anche più cura e più attenzione. Proprio questo punto, che già in condizioni normali costituisce spesso causa di litigio, può scatenare battibecchi e tensioni, a maggior ragione se, oltre alla casa, ci sono anche bambini a cui badare. C’è solo un modo per gestire la cosa: ascoltare le esigenze dell’altro e venirsi incontro. Certo questi suggerimenti non faranno rinascere l’amore e la passione dove non ci sono più, né saneranno incompatibilità caratteriali e conflitti che richiederebbero un lavoro mirato, possono però rivelarsi utili spunti per riorganizzare la vita di coppia in modo da affrontare con resilienza la complessità di questo momento e trasformarla in una opportunità.

 

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Dott.ssa Margherita Di Maio, psicologa-psicoterapeuta ad approccio umanistico e bioenergetico. Per info 331 7669068

Dott.ssa Anna Romano, psicologa-psicoterapeuta dell’età evolutiva. Per info 349 6538043

 

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