venerdì, Maggio 9, 2025
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LA POSTA DELLA PSICOLOGA. BAMBINI: COME FAVORIRE IL PASSAGGIO DAL LETTONE ALLE CAMERETTA

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Marcello Coppola Consulting

In queste settimane estive la rubrica Psico News cambia forma: capita piuttosto spesso che ci vengano richiesti suggerimenti o consigli relativamente a tematiche specifiche, al di fuori dello  spazio consulenziale. Alcune di queste domande toccano argomenti di interesse ad ampio raggio, così abbiamo pensato di rispondere ad esse. Potete porcele scrivendoci in privato alla pagina Facebook dello studio (Studio Psicologico Romano-Di Maio) oppure ai numeri sotto indicati. Buona lettura!

Ho un figlio di 15 mesi abituato a dormire nel lettone con noi genitori. Mi chiedevo se c’è un’età preferenziale per passare i bambini in cameretta e cosa si può fare per abituarli a questo cambiamento.

Cara lettrice,

stabilire una regola assoluta valida per tutti i bambini è impossibile, però qualche indicazione generale possiamo tracciarla. Innanzitutto è molto importante che ti sia posta questa domanda, che sottende una certa attenzione per la questione e la consapevolezza che sarà importante osservare le reazioni del bambino e in base a questo aggiustare il tiro. Dici bene, passare alla cameretta è un vero e proprio cambiamento per tuo figlio, non solo da un punto di vista pratico ma anche da quello emotivo, a maggior ragione se il bambino dorme ancora nel lettone. Gli si chiede di staccarsi non solo in termini corporei (quando si muoverà nel letto non troverà più il contatto fisico con mamma e papà) ma anche sul piano della percezione visiva (quando si sveglierà e si guarderà intorno vedrà sicuramente una bellissima e coloratissima cameretta, magari decorata con i suoi personaggi preferiti dei cartoni animati, ma lì con lui non ci saranno i genitori). A tale riguardo può essere opportuno procedere in modo più graduale, magari abituando prima il bambino a dormire da solo nel lettino e, quando avrà familiarizzato con questa nuova situazione, proporre il passaggio in cameretta. E’ bene evitare inoltre la sovrapposizione di più richieste di autonomia nello stesso periodo di tempo: chiedere al bambino di “fare il passo più lungo della gamba” in termini di crescita potrebbe avere l’effetto contrario, producendo insicurezza e spingendolo a fare un passo indietro. Se dunque è impossibile stabilire in termini assoluti il momento ideale, possiamo affermare invece che ci sono situazioni poco consone a tale passaggio: se si è ancora alle prese con il distacco dalla poppata serale o notturna ad esempio, oppure se è in arrivo un fratellino che praticamente lo rimpiazzerebbe tra mamma e papà. Meglio aspettare momenti di maggiore serenità del bambino, affinché sia ben predisposto, e dei genitori, per essere certi di accompagnarlo adeguatamente in questo salto. Quando sentiamo che è il momento, addolciamolo il più possibile, coinvolgendo il bambino nella scelta e nell’allestimento della sua cameretta in modo da renderla un posto piacevole e facendo attenzione a lasciare adeguato spazio ai suoi giochi. Uno di questi, come un peluche ad esempio, potrebbe essere scelto insieme proprio per tenergli compagnia nel letto, dopo che mamma o papà gli avranno dato il bacio della buonanotte. Avere cura del momento dell’addormentamento è infatti fondamentale: creare un rituale che lo accompagni, come leggere insieme una favola o sfogliare un bel libro pieno di immagini, si rivela quasi sempre una strategia vincente. Per contrastare la paura del buio può essere utile mettere una piccola luce da notte in camera, rassicurando inoltre il bambino sul fatto che se si sveglierà durante la notte potrà contare, oltre che sul suo peluche o giochino compagno di letto, anche sul fatto che mamma o papà accorreranno se lui li chiamerà. I tempi di adattamento del bambino sono variabili, dunque bisogna armarsi di pazienza e rassicurarlo fino a quando tale sicurezza non verrà interiorizzata. Proprio per favorire il senso di sicurezza ed autonomia del bambino, è bene non protrarre oltre i primissimi anni l’abitudine di dormire nella camera dei genitori, permettendogli di fare ben presto esperienza di quanto sia capace di affrontare le piccole e grandi sfide della vita e di crescere, sempre sotto l’occhio attento e premuroso di mamma e papà.

 

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Dott.ssa Margherita Di Maio, psicologa-psicoterapeuta ad approccio umanistico e bioenergetico. Per info 331 7669068

Dott.ssa Anna Romano, psicologa-psicoterapeuta dell’età evolutiva. Per info 349 6538043

 

 

 

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