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Acqua pubblica/ Il “tradimento” di Tito e Iaccarino

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Marcello Coppola Consulting

cuomo-giuseppeAlle elezioni per il Consiglio d’Amministrazione del neonato Ente Idrico Campano, tenutosi lunedì scorso, alla fine l’ha spuntata il listone targato PD/Forza Italia, l’inedita alleanza promossa dal Governatore Vincenzo De Luca e che ha visto tra i principali tessitori il capogruppo PD in Consiglio Regionale Mario Casillo. La lista era nata in aperta contrapposizione alla grande novità di queste elezioni, vale a dire la lista “Comuni per l’acqua pubblica”, promossa dalla rete dei comitati civici che aveva trovato il sostegno di una ventina di amministrazioni comunali accomunate da un programma molto chiaro: annullamento dei piani economico finanziari e tariffari approvati illegittimamente durante la gestione commissariale, messa in liquidazione di Gori e la costituzione di un’azienda speciale consortile controllata unicamente dai Comuni.

Lello Staiano
Lello Staiano

In questa inedita sfida, da qualcuno ribattezzata “Casta contro cittadini”, i sei comuni della Penisola sorrentina hanno scelto di schierarsi tutti insieme dalla parte del listone PD/Forza Italia, una scelta che ha portato da una parte all’elezione del Sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo e del Consigliere di minoranza di Massalubrense Lello Staiano, ma che dall’altra ha generato grande delusione ed amarezza.

In particolare i rappresentanti della lista “Comuni per l’acqua pubblica” diretta espressione della “Rete dei Sindaci per l’acqua pubblica”, si sono sentiti letteralmente traditi dal Primo cittadino di Meta, Giuseppe Tito, e dall’omologo di Piano di Sorrento Vincenzo Iaccarino. L’Amministrazione guidata da Tito,  infatti, nel marzo del 2015 era stata la prima della Costiera ad aderire alla “Rete dei Sindaci”, autoproclamandosi  “…“portabandiera” dell’innovazione in tal senso, lungo la scia dello svecchiamento e del miglioramento dei servizi, in questo caso idrici”.

annaAncora più imbarazzante, invece, il comportamento di Vincenzo Iaccarino che addirittura sin dal maggio del 2014 si era fatto promotore, insieme all’allora sua collega di minoranza Anna Iaccarino, di una proposta di delibera che sancisse l’adesione anche del Comune di Piano di Sorrento alla “Rete”. Ne nacque poi uno scontro fortissimo con l’allora maggioranza, guidata dal Sindaco Giovanni Ruggiero.

“La realtà – scrivevano i due Iaccarino nel novembre del 2014 a seguito dell’ennesimo rinvio della discussione in aula – è che noi chiedevamo di rompere gli indugi e di affiancarci alla forte azione messa in campo da altri 27 Comuni rientranti nell’Ente d’Ambito e pertanto: 1) rivendicare il principio dell’acqua come bene pubblico; 2) chiedere la fine della gestione commissariale da parte dell’avvocato Carlo Sarro; 3) la messa in liquidazione dell’attuale gestore del servizio GORI S.p.A., che negli ultimi anni ha portato prevalentemente disservizi ed aumenti dei costi, questi ultimi culminati con il recente recapito ai cittadini utenti di una serie di bollette contenenti aumenti tariffari retroattivi, così come deliberati dall’assemblea dell’ATO addirittura con il voto favorevole del rappresentante del Sindaco Ruggiero, il Consigliere di maggioranza Alberto Maggio. Viceversa l’Amministrazione e gli altri Sindaci dell’area sorrentina hanno scelto come strategia quella di concordare con i rappresentanti della Regione, e soprattutto con lo stesso Commissario Sarro, una soluzione tampone per tentare di limitare il catastrofico effetto degli aumenti retroattivi. Ecco perché non aveva senso rinviare, loro non volevano e non vogliono aderire al “Manifesto dei Sindaci per l’Acqua Pubblica”, perché agli interessi dei cittadini, antepongono i mantenimento dei loro rapporti politici”.

Oggi a distanza di due anni, Anna Iaccarino ha deciso di lasciare la politica, mentre Vincenzo Iaccarino è diventato Sindaco, ma – probabilmente – ha totalmente dimenticato quella battaglia e, per usare le sue parole, ha preferito “…agli interessi dei cittadini” anteporre “…il mantenimento dei suoi rapporti politici”.

triade2“Per il momento preferisco non parlare” è stato in proposito il commento dell’ex Sindaco Giovanni Ruggiero, che era stato bersagliato da Vincenzo Iaccarino proprio per non aver aderito alla “Rete dei Sindaci”. Dietro ad un “no comment” si sono rifugiati invece l’ex vice-Sindaco Salvatore Cappiello che in aula ebbe un forte scontro sull’argomento con l’attuale Sindaco Giovanni Iaccarino che si è limitato ad aggiungere:“Quanto è accaduto si commenta da solo: questo è Vincenzo Iaccarino.

Più piccata la risposta dell’ex Consigliere di opposizione Anna Iaccarino“Non mi meraviglio affatto. Vincenzo ha ancora ampi margini di peggioramento”.

Nessuna comunicazione ufficiale, invece, da parte delle attuali opposizioni. Silenzio assoluto anche da parte del Consigliere comunale 5 Stelle Salvatore Mare che pure, quando non sedeva nell’assise cittadina, tanto si era “agitato” per la “Rete dei Sindaci”.

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