Che cos’è l’Aikido?
L’Aikido è una disciplina di integrazione psicofisica che trova il suo linguaggio nel contesto marziale. Si esprime attraverso le forme di un’arte marziale e può costituire anche un formidabile sistema di difesa personale, con una peculiarità, però: si prende cura dell’incolumità propria come di quella dell’altro.
Il suo Fondatore, Morihei Ueshiba, col gusto del paradosso la definiva Arte della Pace. Con l’Aikido impariamo a scoprire che il nemico, la conflittualità, albergano innanzitutto dentro di noi, e che la vera vittoria, è sul sabotatore inconscio che abbiamo dentro.
Quando siamo ben integrati con noi stessi, quando siamo interi e non scissi dal punto di vista psicologico, è più difficile, più raro divenire oggetto di aggressione altrui.
Se ciò eventualmente accada, invece di inveire contro l’altro, domandiamoci responsabilmente come mai sia avvenuto; proviamo a metterci al posto dell’altro, pur senza annichilire la nostra posizione. Cerchiamo rapporti autentici, non siamo masochisti.
Che valore ha avuto questa disciplina nella sua esperienza personale e professionale?
Sono ovviamente parte in causa nel senso che amo l’Aikido. Per me ha avuto un peso eccezionale in quanto, rispetto a tutti i contenuti culturali in cui mi sono imbattuto e che ho approfondito, l’Aikido non ha dimenticato il corpo, imponendone la presenza rispetto a tante astrazioni. Tanti concetti filosofici, psicologici, spirituali, religiosi, rischiano di rimanere solo pensati; se svincolati dal corpo, vengono vissuti in maniera contraddittoria.
L’aspetto relazionale dell’Aikido, che lavora necessariamente con l’altro, anche se si propone come un nemico, è una metafora eccezionale di convivenza, di superamento dei conflitti.
Per uno come me, che tra l’altro nel mondo delle professioni fa l’avvocato, un esercizio di riflessione etica e funzionale costante.
L’Aikido mi ha dato intensità, chiarezza, concretezza. Ma non solo… Da 45 anni scopro sempre cose nuove!
A chi lo consiglierebbe e per chi è sconsigliato?
Escludo ci siano controindicazioni. Non essendo uno sport, ma un esercizio di integrale ristrutturazione di se stessi, può essere praticato da ognuno nella misura opportuna e congeniale alla sua individualità. Niente competizioni né medaglie da conquistare; lavorare con gli altri però è uno stimolo.
Chi entra nella sua palestra cosa trova?
Il Centro Metamorfosi di Via degli Aranci 37/e è il sogno della mia vita, nel fare una cosa che mi piace, di contribuire al miglioramento a tutto tondo degli individui e delle loro relazioni. Un lavoro impegnativo per il quale ho cercato di approntare una sede, possibilmente bella, capace di ospitare eventi di tutti i tipi come seminari internazionali e corsi residenziali, incontri, stages intensivi, confronto costruttivo con altre discipline.
Che benefici porta?
Tutto quello di cui abbiamo parlato non sono già benefici? Per me beneficio è ciò che ci dirige verso il bene, inteso come evoluzione in positivo nel rapporto con gli altri.
Quest’obbiettivo, grazie ad un’espansione della consapevolezza (beneficio primario, oltre ad una migliore salute ed efficienza fisica), sia sempre presente nell’Aikido, come lo concepisco e per come provo ad insegnarlo.
Se volessimo saperne di più cosa potremmo fare oltre a provarla personalmente?
Ciò che penso dell’Aikido è illustrato nei due libri che ho pubblicato: Psicologia dell’Aikido e Bannen Aikido: l’Alchimia. Entrambi da Valtrend Editore.
Dott.ssa Margherita Di Maio, psicologa ad approccio umanistico e bioenergetico.
Per info 331 7669068
Dott.ssa Anna Romano, psicologa-psicoterapeuta dell’età evolutiva. Per info 349 6538043