La fine del 2016 è oramai alle porte e, come ad ogni fine anno, è tempo di bilanci e buoni propositi.
Ce lo ricordano i mass media proponendoci servizi che riassumono gli eventi salienti e primati
dell’anno. Anche qualche social si allinea a questa tendenza con filmati che mettono insieme, per
ciascuno di noi, foto significative di questa annata. In tale scenario diviene facile cadere nella
tentazione di stilare un proprio bilancio rispetto ai propositi che ci si era posti ed a quelli per il
nuovo anno. Appuntamento che, a seconda delle circostanze di vita, può caricarsi di speranza per il
futuro o di angoscia se ciò che ci attende non ci appare così roseo. E’ proprio questa la prima
questione da tenere in considerazione: le nostre aspettative. Troppo elevate al punto da non esserne
all’altezza? O per nulla prospettate, tanto da non sentirci motivati ad affrontare nuove sfide ed
occasioni di crescita? Ipotizzare aspettative “magiche” sul nuovo anno o darsi una programmazione
troppo rigida rischia di spegnere l’entusiasmo per il nuovo. Così come restare a guardare
all’indietro, senza interrogarci su cosa possiamo effettivamente cambiare o migliorare, rischia di
tenerci intrappolati nel passato. La verità è che un conto è farsi dei buoni propositi ed un altro è
mantenerli. Alcuni psicologi statunitensi hanno molto scritto in merito a questo tema e ci offrono
qualche spunto utile per tenere alta la motivazione rispetto ai propositi che ci si è posti: essere
determinati nel riconoscere ciò che consideriamo effettivamente importante per noi stessi anziché
allinearci a delle aspettative che vengono da altri; essere realisti nella considerazione di quanto un
obiettivo sia effettivamente perseguibile; scomporre obiettivi generici in tappe più precise e
valorizzarne il raggiungimento, in modo da motivarsi ad andare oltre; essere consapevoli che ci
saranno delle tentazioni e non sempre sarà facile resistervi poiché, se lo mettiamo in conto,
correremo meno il rischio di vivere una “caduta” come un totale fallimento; infine, condividere i
nostri obiettivi con chi ci è vicino e farci sostenere. Salutiamo con questo articolo il 2016 e quello
che vogliamo augurarvi in questo momento di passaggio è di tenere uno sguardo sul presente, a
come state oggi, a quello che desiderate, ciò che vi piace e ciò che può essere migliorato. Progetti
fondati posso strutturarsi solo partendo dalla consapevolezza di dove ci troviamo oggi, allo stesso
modo in cui per raggiungere la meta di un viaggio abbiamo prima di tutto necessità di capire in
quale punto del percorso siamo posizionati. Buon 2017!
Dott.ssa Margherita Di Maio, psicologa ad approccio umanistico e bioenergetico. Per info 331
7669068
Dott.ssa Anna Romano, psicologa-psicoterapeuta dell’età evolutiva. Per info 349 6538043