venerdì, Aprile 26, 2024
Homesalute e benessereParole in movimentoNeuro e psicomotricità-logopedia-Aba. Chi le esercita e a cosa servono

Neuro e psicomotricità-logopedia-Aba. Chi le esercita e a cosa servono

Pubblicato il

Marcello Coppola Consulting

 

Chi è il Terapista della neuro e psicomotricità?

La neuro e psicomotricità è esercitata da uno specialista che ha frequentato un corso di laurea triennale in “Neuro e psicomotricità dell’età evolutiva”.

Come indicato sul sito unina:

Il corso di Laurea in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (T.N.P.E.E.) è un Corso di Laurea che prepara Operatori specializzati nella terapia riabilitativa di bambini da zero a 18 anni.

funzioni

I laureati in “Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva” sono formati a svolgere con titolarità e autonomia professionale, attività di prevenzione, valutazione funzionale, cura e riabilitazione per quanto riguarda le problematiche riabilitative dell’età evolutiva. Tra i principali ambiti di intervento: valutazione neuropsicomotoria per delineare il profilo fisiopatologico e funzionale globale del bambino nelle diverse fasce di età e periodi di sviluppo; riabilitazione neuromotoria nei disturbi e nelle patologie del sistema nervoso centrale e periferico; riabilitazione psicomotoria nei disturbi delle diverse aree dello sviluppo psicomotorio (ad esempio motricità, schema corporeo, percezione, spazio-temporalità).
Il terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, in riferimento alle diagnosi e alle prescrizioni mediche, nell’ambito delle specifiche competenze:

  1. a) adatta gli interventi terapeutici alle peculiari caratteristiche dei pazienti in età evolutiva con quadri clinici multiformi che si modificano nel tempo in relazione alle funzioni emergenti;
    b) individua ed elabora. nell’equipe multiprofessionale, il programma di prevenzione, di terapia e riabilitazione volto al superamento dei bisogno di salute dei bambino con disabilità dello sviluppo;
    c) attua interventi terapeutici e riabilitativi nei disturbi percettivo motori, neurocognitivi e nei disturbi di simbolizzazione e di interazione del bambino fin dalla nascita;
    d) attua procedure rivolte all’inserimento dei soggetti
    portatori di disabilità e di handicap neuropsicomotorio e cognitivo; collabora all’interno dell’equipe multiprofessionale con gli operatori scolastici per l’attuazione della prevenzione, della diagnosi funzionale e del profilo dinamico funzionale del piano educativo individualizzato;
    e) svolge attività terapeutica per le disabilità neuropsicomotorie,
    psicomotorie e neuropsicologiche in età evolutiva utilizzando tecniche specifiche per fascia d’età e per singoli stadi di sviluppo;
    f) attua procedure di valutazione dell’interrelazione tra funzioni affettive, funzioni cognitive e funzioni motorie per ogni singolo disturbo neurologico. neuropsicologico e psicopatologico dell’età evolutiva;
    g) identifica il bisogno e realizza il bilancio diagnostico e terapeutico tra rappresentazione somatica e vissuto corporeo e tra potenzialità funzionali generali e relazione oggettuale;

    h) elabora e realizza il programma terapeutico che utilizza schemi e
    progetti neuromotori come atti mentali e come strumenti cognitivi e meta-cognitivi; utilizza altresì la dinamica corporea come integrazione delle funzioni mentali e delle relazioni interpersonali;

    i) verifica l’adozione di protesi e di ausili rispetto ai compensi neuropsicologici e al rischio psicopatologico;

    l) partecipa alla riabilitazione funzionale in tutte le patologie acute e croniche dell’infanzia;

    m) documenta le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata secondo gli obiettivi di recuperofunzionale e le caratteristiche proprie delle patologie che si modificano in rapporto allo sviluppo.

 

Chi è il logopedista?

La logopedia è esercitata da uno specialista che ha frequentato un corso di laurea triennale in “logopedia”;

come indicato sul sito unina:

Il Corso di Laurea in Logopedia (abilitante alla professione sanitaria di Logopedista) ha lo scopo di formare professionisti sanitari che, ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 251 del 10 agosto 2000, svolgono con titolarità e autonomia professionale, nei confronti dei singoli individui e della collettività, attività dirette alla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione e a procedure di valutazione funzionale, al fine di espletare le competenze proprie previste dai relativi profili professionali, in attuazione di quanto previsto nei regolamenti concernenti l’individuazione delle figure e dei relativi profili professionali definiti con decreto del Ministro della Sanità (D.M. n. 182, del 29 marzo 2001) e successive integrazioni e modificazioni.

funzioni

Nell’ambito della professione sanitaria del Logopedista, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal Decreto del Ministero della Sanità n. 182 del 29 marzo 2001 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero, svolgono la loro attività nella prevenzione e nel trattamento riabilitativo delle patologie del linguaggio e della comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica.
L’attività dei laureati in Logopedia è volta all’educazione e rieducazione di tutte le patologie che provocano disturbi della voce, della parola, del linguaggio orale e scritto e degli handicap comunicativi.
Essi, in riferimento alla diagnosi ed alla prescrizione del medico, nell’ambito delle loro competenze, elaborano, anche in equipe multidisciplinare, il bilancio logopedico, volto all’individuazione ed al superamento del bisogno di salute del disabile; praticano autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità comunicative e cognitive, utilizzando terapie logopediche di abilitazione e riabilitazione della comunicazione e del linguaggio, verbali e non verbali; propongono l’adozione di ausili, ne addestrano all’uso e ne verificano l’efficacia; svolgono attività di studio, didattica e consulenza professionale, nei servizi sanitari ed in quelli dove si richiedono le loro competenze professionali, verificano le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale.

 

 

Chi è un terapista ABA?

L’IRFID afferma che il terapista ABA è:

Assistente Analista del Comportamento

Un Terapista ABA è un laureato triennale (psicologia, scienze dell’educazione, logopedia, neuropsicomotricità, e figure professionali affini), che ha frequentato un corso di alta formazione (master di I livello) in Applied Behavior Analysis.
Il ruolo del terapista ABA è quello di mettere in atto direttamente con il paziente le metodologie e le procedure che il consulente programma per l’avanzamento della terapia. Nello specifico, tra le altre attività:
• conduce valutazioni comportamentali descrittive ed è in grado di interpretare i risultati e la progettazione di interventi;
• progetta e supervisiona gli interventi in casi più consueti (ad esempio, simili a quelle incontrati durante la sua formazione), ottiene invece direzione tecnica da un Analista per casi più complessi;
• è in grado di insegnare agli altri a realizzare interventi e sovrintende tecnici comportamentali (una volta che ha dimostrato di avere buone competenze circa le procedure coinvolte, tuttavia sempre sotto la diretta supervisione di un Analista);
• raccoglie i dati e li sistematizza al fine di ottenere la massima scientificità dell’intervento.
Inoltre, un Terapista può assistere un Consulente ABA nella progettazione e nella consegna delle istruzioni introduttive di un intervento.
E’ obbligatorio che ogni attività di un Terapista ABA sia sotto la supervisione di un Consulente ABA. Centri di riabilitazione, ASL, famiglie e altri che si avvalgono dell’attività di un Terapista ABA devono richiedere questo controllo.

 

Chi è l’analista del comportamento?

Rifacendoci all’IRFID:

 

Analista del Comportamento

Un consulente ABA è un laureato Magistrale (o laurea quinquennale), generalmente in Psicologia, che ha frequentato un corso di alta formazione (master di II livello) in Applied Behavior Analysis.
Il consulente ABA è un professionista del settore sanitario che può lavorare sia come dipendente che come consulente esterno di un’organizzazione.
Il suo ruolo è quello di prendere in carico globalmente la famiglia, progettare trattamenti basati sui principi dell’Applied Behavior Analysis e supervisionare gli operatori nel loro operato e nel raggiungimento degli obiettivi. Nello specifico, tra le altre attività:
• Conduce assessments comportamentali descrittivi e sistematici, tra cui analisi funzionali;
• Fornisce interpretazioni circa i risultati delle stesse;
• Supervisiona gli interventi;
• E’ in grado di sviluppare e implementare adeguati metodi di valutazione e di intervento per l’uso in situazioni più complesse e per una vasta gamma di casi specifici.
Il consulente, inoltre, condivide il lavoro in seno all’Equipe e cerca la consultazione dei professionisti più esperti, qualora necessario; insegna agli altri come effettuare interventi basati su norme etiche e su dati scientifici aggiornati. Infine supervisiona il lavoro dei terapisti ABA e di altri che realizzano interventi di analisi del comportamento.

 

In fine facciamo chiarezza sulla figura dell’RBT:

 

L’RBT o Tecnico del Comportamento Certificato è un tecnico specializzato, responsabile diretto dell’attuazione delle procedure di acquisizione delle competenze e modificazione del comportamento progettate dal supervisore. (irfid)

 

Quindi è una figura che pratica sotto la stretta, vigilanza continua di un supervisore.

 

  • NON PUO’ LAVORARE AUTONOMAMENTE.
  • NON PUO’ PROGGETTARE PIANI DI INTERVENTO E VALUTAZIONE.
  • E’ RESPONSABILITA’ DIRETTA DEL SUPERVISORE ASSEGNARE LE ATTIVITA’ PIU’ ADEGUATE ALLA SUA COMPETENZA BASE.

 

Vi aspettiamo tra 15 giorni con la dott.ssa Pelo e il DSA.

 

A cura della dott.ssa Anna Pollio,

Iscritta master II livello ABA presso IRFID, neuro e psicomotricista dell’età evolutiva, pedagogista, educatrice professionale, tecnico ABA, TMA, LIS, terapista a mezzo del cavallo

Presidente associazione Cresco, imparo, gioco.

Vico Equense via Roma 7

3382971211

Ultimi articoli

C. Mare. Antonio Coppola: nuovo ospedale e rilancio delle Terme

“È un’ottima notizia l’avvio della gara di progettazione del nuovo ospedale sulla collina...

Piano.Non fitto ai B&B: è Fernando Maresca che parla non Giuseppe Arpino

Nel numero di Agorà oggi in edicola, per un involontario errore di impaginazione, è...

“Politelling – le storie che cambiano il mondo”: la nuova politica tra narrazione e comunicazione raccontata nell’ultimo libro di Pasquale Incarnato

Napoli – In un mondo in continua evoluzione, tra tecnologia e innovazione, anche lapolitica...

Invalsi. Le prospettive di Agenda Sud

Si terrà il prossimo martedì 27 febbraio, il seminario “I dati INVALSI per il...

Articoli simili

Training mand, l’importanza della richiesta

  Mand è un termine che B.F. Skinner usò per descrivere un operante verbale in...

Disortografia tra prevenzione e trattamento didattico

    La disortografia è un disturbo specifico dell'apprendimento riferito ad un disordine nella decodifica del...

Troppo tablet può causare ritardo nel linguaggio

BAMBINI piccoli che passano troppo tempo a giocherellare sul tablet e sui dispositivi elettronici....