Si è svolto lunedì nell’aula magna della scuola media “Fucini – Roncalli” di Gragnano il convegno a conclusione del Progetto PON – Fse “Legalità in Corto” dal titolo “Un Gesto che tuona: Michele Cavaliere contro il racket”, durante il quale è stato proiettato il cortometraggio realizzato dai ragazzi per lasciar riaffiorare la storia di un uomo normale, piccolo imprenditore caseario che ha pagato con la vita la sua ribellione al cancro mafioso.
La manifestazione che ha visto protagonisti gli alunni della scuola impegnati nel Pon, è stata inaugurata con l’Inno d’Italia eseguito magistralmente dal Maestro Vincenzo Greco al pianoforte e Annalidia Principe al violoncello.
È intervenuto il figlio di Michele Cavaliere, Raffaele, che commosso ha raccontato le sue emozioni e i suoi sentimenti da figlio di vittima della camorra, che porta avanti il messaggio del padre e trasmette ai giovani la sua testimonianza perché si possa attuare un’opera concreta di educazione ai valori di cittadinanza, condivisione e solidarietà che spinga i giovani a rimanere protagonisti del territorio che li ha visti nascere.
Il Presidente dell’Associazione Legalmente Italia, Vincenzo Zurlo, ha rimarcato l’intento dell’Associazione di rendere sempre più vivo a futura memoria, il ricordo e l’impegno di un uomo onesto e perbene quale è stato Michele Cavaliere.
Il Coordinatore Regionale di SOS Impresa, Luigi Cuomo, ha invece sottolineato quanto sia doveroso l’impegno dei giovani nella loro formazione culturale per la costruzione di un avvenire che sia fondato sulla conoscenza per la migliore realizzazione auspicabile non solo professionale ma soprattutto di vita.
Ospite d’eccezione è stato il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Napoli, Luigi Riello, che ha fatto rivivere in maniera forte e chiara attraverso un’analisi approfondita e puntuale della attuale quotidianità, il messaggio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, sottolineando l’importanza del depauperamento delle organizzazioni mafiose e camorristiche e della necessità di combattere le trasformazioni, quasi genetiche, che le mafie stanno vivendo grazie agli appoggi politico-istituzionali che oggi consentono loro di appropriarsi di appalti milionari e di ripulirsi da quell’aura criminale che invece li contraddistingue.
– “Quando la politica non esercita quel potere discrezionale che le appartiene, nella scelta di candidati che pur senza condanna definitiva sono impresentabili alle elezioni, non è altro che connivente con il potere malavitoso, al di là di ogni forma di garantismo rispettosa dei nobili principi costituzionali.” – Il giudice ha altresì evidenziato la necessità di operare quotidianamente al fine di assomigliare, da cittadini onesti, sempre di meno alla mafia che come diceva Giovanni Falcone “è un fenomeno umano che inevitabilmente ci assomiglia”!
Il Prefetto Malvano, anch’egli intervenuto nel corso del convegno ha raccontato ai ragazzi la sua lunghissima esperienza al servizio delle istituzioni prima da poliziotto e oggi da commissario antiracket e antiusura della Regione Campania che in sinergia con le Associazioni del territorio si impegna per sostenere e motivare gli imprenditori continuamente minacciati dalla criminalità organizzata nella loro quotidianità lavorativa in azienda!
L’evento è stato moderato da Luigi Buoninconti di LegalmenteItalia che ci ha tenuto a ringraziare i Dirigenti Scolastici presenti per aver risposto all’invito accompagnati da delegazioni di alunni delle loro scuole, in un’ottica di verticalità che consentisse alle generazioni di ogni età di riflettere sulla figura di Michele Cavaliere, loro conterraneo e sul messaggio che la sua storia ha tramandato e tramanderà ai posteri.