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Parrocchia Casarlano. Don Beniamino lascia

Lodi alla sala Granata, Lodi Liberale - La prima guerra mondiale come effetto dello stato totale con don Beniamino Di Martino, Modera Ferruccio Pallavera e Francesco Perfetti. nella foto da sin Di Martino

Non si riconosce negli orientamenti pastorali diocesani e più in generale nelle “aperture” alla modernità della Chiesa di Papa Bergoglio. Non sente di poter seguire un indirizzo pastorale in cui non si riconosce. Per queste ragioni il legame tra Don Beniamino Di Martino e la parrocchia di Santa Maria di Casarlano a Sorrento rischia di finire ad appena pochi mesi dall’inizio. Il prete ha manifestato al Vescovo, Don Franco Alfano, ed alla comunità dei fedeli la volontà di lasciare la guida spirituale della chiesa parrocchiale. Non si tratta di una indiscrezione, quindi, ma di un proposito condiviso, a più riprese, in modo ufficiale.

La presa di posizione, infatti, è stata assunta sia dall’altare, sia nel corso di incontri con il consiglio pastorale. Pone una questione di coerenza. Ed in nome della coerenza intende lasciare l’impegno pastorale. Non è sorto alcun problema, quindi, con i fedeli di Casarlano o sulle scelte compiute nella guida della parrocchia che, per quanto possano essere sempre oggetto di critica, stavolta non hanno avuto alcun peso nel determinare una decisione così dirompente. Anzi, la comunità di Casarlano, per accogliere il nuovo parroco nel migliore dei modi, ha deciso di riprendere la storica tradizione del presepe vivente, dopo che, negli ultimi due anni, la manifestazione era stata congelata per l’enorme mole di lavoro pratico ed organizzativo che richiede.

Lo stesso Don beniamino ha definito, a più riprese, la parrocchia di Casarlano “la più bella del mondo”. Il Vescovo sta provando a far ritornare sui propri passi Don Beniamino. Ci sono stati diversi incontri che, al momento, non hanno scalfito le intenzioni del parroco. Se Don Beniamino andasse realmente via, sarebbe il terzo parroco a lasciare la parrocchia nel giro di poco meno di quattro anni. Dopo Don Giovanni Ferraro, che ha guidato la comunità per 11 anni rilanciando una serie di attività con il significativo slogan “la periferia che si fa centro”, è arrivato, nel febbraio del 2015, Don Fabio De Biase che ha scelto di fare il cappellano militare, facendo posto a Don Beniamino che si è insediato nell’agosto del 2018. Ora tutto sembra tornare alla casella di partenza, salvo colpi di scena.

Don Beniamino è noto per aver sempre avuto posizioni sulla fede che, per semplificare, possono essere considerate di impronta tradizionalista. Ed è noto quanto i tradizionalisti soffrano le aperture dell’attuale Papa alla modernità. Di Martino ha dimostrato sempre grande autonomia intellettuale. Ricercatore di storia, frequenta il mondo accademico, è direttore della Rivista di scienze storiche e sociali “Storia libera”  di cui fa parte, come membro del Comitato Scientifico, l’ex Presidente del Senato della Repubblica Marcello Pera e che ospita saggi e scritti di autori di tendenza detta “libertiana”, una concezione filosofica che pone le libertà individuali e l’economia di mercato come orizzonte entro cui iscrivere la morale e la stessa fede cristiana.

Inoltre, è autore di numerosi libri, l’ultimo dedicato alla “Grande Guerra” vista come manifestazione della ideologia che pone lo Stato al centro della vita nazionale mortificando i principi del liberalismo. Ma si è occupato anche della Rivoluzione francese, della celeberrima enciclica del Papa Leone XIII “Rerum Novarum”, del Welfare State e della Scuola economica austriaca e di tanto altro ancora. I suoi testi, reperibili sulla libreria on line Amazon, sono pubblicati dalla casa editrice americana “Monolateral” con sede in Texas, un elemento, questo, che attesta i legami di Don Beniamino con gli ambienti conservatori e tradizionalisti di oltreoceano. A questo punto, tornando alla questione locale da cui siamo partiti, si pone il problema del successore di Don Di Martino alla guida della parrocchia di Casarlano: chi prenderà il suo posto?