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LA POSTA DELLA PSICOLOGA INDIRIZZI SCOLASTICI: COME RICONOSCERE LA SCELTA GIUSTA?

Pubblicato il

Marcello Coppola Consulting

Capita piuttosto spesso che ci vengano richiesti suggerimenti o consigli relativamente a tematiche specifiche, al di fuori dello spazio consulenziale. Alcune di queste domande toccano argomenti di interesse ad ampio raggio, così abbiamo pensato di rispondere ad esse. Potete porcele scrivendoci in privato alla pagina Facebook dello studio (Studio Psicologico Romano-Di Maio) oppure ai numeri sotto indicati. Buona lettura!

“Dottoressa, devo iscrivere mia figlia alla scuola secondaria di primo grado ma la vedo confusa rispetto alla strada da intraprendere. Scelgo io per lei?”, oppure “Dottoressa mio figlio ha scelto di seguire gli amici che vogliono intraprendere un indirizzo professionale, eppure i suoi professori dicono che è bravissimo in lingue e dovrebbe proseguire in quella direzione. Come faccio a fargli cambiare idea?”.

Queste sono solo alcune delle domande che ci pongono i genitori di figli più o meno smarriti di fronte al percorso scolastico da imboccare, e tante arrivano proprio in questo periodo dell’anno, con tutto il peso dell’imminente scadenza del tempo per le iscrizioni. Ecco un primo suggerimento: avviatevi per tempo in questo lavoro di discernimento insieme ai vostri figli, poiché scelte così importanti meritano di essere meditate e anche messe in discussione, qualche volta addirittura cambiate in corso d’opera. Quante volte ci succede di dover fare delle scelte lavorative importanti, di quelle che ti tolgono il sonno e ti lasciano sempre qualche dubbio aperto? Siamo onesti con noi stessi: molto spesso imbocchiamo una delle strade alternative tra cui dobbiamo scegliere portando con noi un bel fardello di dubbi e incertezze, con la paura che prima o poi ci renderemo conto di aver fatto un errore, consapevoli di quello che in questo modo abbiamo guadagnato ma anche di ciò a cui abbiamo rinunciato camminando in questa piuttosto che in quell’altra direzione. Eppure siamo adulti, la nostra personalità è oramai strutturata, siamo capaci di proiettarci nel futuro e prendere delle decisioni in base alle previsioni che possiamo fare. Ma da qui ad avere sempre le idee chiare per procedere senza esitazione alcuna “c’è di mezzo il mare”. Se potessimo dare un nome a questo mare potremmo chiamarlo il “mare dell’umanità”, quella che ci rende imperfetti, spesso esitanti, talvolta fragili. Vi invitiamo a riflettere su questo aspetto che certamente non risponde concretamente alle domande che abbiamo citato in apertura, ma può guidarvi nell’atteggiamento migliore da assumere di fronte ad un figlio in cerca della sua strada. Accompagniamolo in una decisione consapevole senza sostituirci, sosteniamolo nel maturare una scelta frutto di una riflessione e non solo dell’emotività, rassicurandolo sul fatto che è umano avere dubbi, che è normale sentire che si sta rinunciando a qualcosa e che questa sensazione la sentiremo sempre nell’attraversare un bivio. Rassicuriamoli anche sul fatto che può accadere di cambiare idea man mano che cresceranno e che gli sarà più chiaro chi sono e cosa vogliono dalla vita, e che quest’ultima ci dà spesso l’opportunità di “rielaborare il percorso”, ci direbbe l’interfaccia di Google Maps, dopo aver sbagliato una svolta! Insomma non facciamoci prendere anche noi adulti dall’angoscia di dover fare la scelta giusta, accompagniamoli invece nel mettere in piedi una decisione consapevole. Un suggerimento concreto può essere quello di aiutare il proprio figlio a creare una lista di pro e contro delle varie possibilità che ha, per poi parlarne insieme. Esplorate il perché della decisione di seguire gli amici: è sorretta dal timore di non riuscire a farsi nuove amicizie? Allora rassicuratelo sul fatto che è normale essere spaventati dai cambiamenti e, su questa base, pensate insieme a delle soluzioni che possono attutire il timore di perdere il gruppo classe. Molto più spesso però, dietro il seguire gli altri si nasconde una “non scelta”. Che ne dite, possiamo perdonare ad un ragazzino di circa dieci o tredici anni, prossimo ad un passaggio scolastico dunque, di non sapere ancora cosa vuole dalla vita?! Aiutiamolo quindi, in questo caso, ad uscire dallo stallo e a scegliere in considerazione delle materie che più gli piacciono e che gli riescono meglio, con la consapevolezza che, per fortuna, ha davanti a sé ancora un bel po’ di tempo per confermare o rivedere la traiettoria che ha scelto.

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Dott.ssa Margherita Di Maio, psicologa-psicoterapeuta ad approccio umanistico e bioenergetico. Per info 331 7669068
Dott.ssa Anna Romano, psicologa-psicoterapeuta dell’età evolutiva. Per info 349 6538043

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