giovedì, Marzo 28, 2024
HomeIl migranteIl migrante | La passione per il Napoli e gli incontri al...

Il migrante | La passione per il Napoli e gli incontri al bar che non t’aspetti

Pubblicato il

Marcello Coppola Consulting

Amici lettori,
questo mese di marzo è trascorso tra alti e bassi, piccoli guai fisici e le solite giornate, ma oggi, però, voglio parlarvi di un incontro che ho fatto e che mi ha molto colpito.

Dovete sapere che quando gioca il Napoli, il mio caro Napoli, cerco i locali che trasmettono la partita e da circa un mese ho trovato un luogo simpatico dove molti napoletani si riuniscono.

Io lo chiamo “la ciminiera” perché ha una sala fumatori dove noi tifosi ci sistemiamo e dove sembra di stare, appunto, in una ciminiera, per l’enorme fumo di sigari e sigarette che sprigioniamo e proprio qui, sempre vicino al mio tavolo, si siede una signora abbastanza anziana, puntuale ad ogni partita arriva prima di tutti, si sistema col suo drink o meglio il suo primo dei tre drink, pacchetto di sigarette e inizia a guardare la partita; sempre molto distinta ed elegante, con l’avvicendarsi delle partite, abbiamo fatto conoscenza e mi ha raccontato la sua storia.

Avendo notato che ha una conoscenza ed una competenza calcistica enorme (conosce tutte le tecniche, i modi di gioco, ecc, ecc che elenca in modo dettagliato durante le varie azioni) le ho chiesto come mai tifasse Napoli e mi ha raccontato che nel periodo di guerra lei e la famiglia sono stati sfollati a Firenze e ha iniziato a seguire il Napoli grazie alla sua passione per Sivori e da allora non è più finita, si è sposata e dopo aver vissuto qui ha seguito il marito in America dove ha cresciuto tre figli e da New York, ogni volta che giocava il Napoli, lei chiamava ai parenti italiani per sapere il risultato.

Mentre parla, si interrompe solo un attimo per guardare la T.V e rimproverare Mertens il quale – a suo dire – non corre mai e poi con uno sguardo fiero negli occhi aggiunge solenne: “ uno c’era che correva, Maradona ed lo abbiamo avuto noi”.

Parlando, parlando mi ha raccontato la sua vita e mi ha detto che lei ha sempre lavorato come spogliarellista, ma era una donna talmente austera che nessun uomo mai l’ha importunata, aggiungendo: “Vede amico, io lo dico sempre che il problema delle donne di oggi è la rivoluzione sessuale degli anni sessanta- settanta, in quel periodo noi donne ci siamo conquistate una libertà che non abbiamo mai saputo gestire, molte di noi pensano che quella libertà è solo la libertà sessuale, poter andare col culo di fuori per strada, o con i seni al vento, mentre la nostra libertà era ed è quella di guidare le nostre famiglie come veri punti di riferimento morali e di bontà, solo noi donne possiamo migliorare il mondo, eh non si offenda”.

Poi con un filo di rammarico mi ha detto che oggi è sola e vive in un bilocale, qui in zona, il marito è morto e i figli in America per poi aggiungere: “ sì sono vecchia e sola ma sono animata dalla passione per il Napoli” e devo vedere ancora molte vittorie. Oggi siamo amici, ci manteniamo il posto, ci scambiamo sigarette e quando segna il Napoli tutti ci guardano perché ci abbracciamo, saltiamo e balliamo per tutto il locale

Credetemi aver conosciuto una persona che ha avuto così tante esperienze, con una mentalità così aperta e moderna, con ragionamenti profondi e col Napoli nel cuore mi ha arricchito come persona, parlare con lei di ciò che penso è stimolante, ti arricchisce il pensiero.

A scuola procede tutto bene, gli alunni iniziano a pensare alla vacanze e talvolta sono stanchi, spesso cercano un po’ di evasione andando in bagno; a tal proposito vi racconto questo aneddoto: per evitare che vadano troppo spesso al wc, abbiamo messo una regola e cioè che si va all’intervallo e poi da mezzogiorno in poi, non avendo l’orologio in classe al muro, ho iniziato a notare che a mezzogiorno preciso e spaccato tutti chiedevano di uscire, all’inizio non capivo come fosse possibile, poi mi sono accorto che si regolavano con i rintocchi di mezzodì della campana della chiesa vicina, la cosa mi ha fatto sorridere e ancora di più quando la mia collega della classe vicina mi ha chiesto se avessi notato anche io questo curioso fatto ed io gli ho risposto: “ sì, che ci vuoi fare, i tempi cambiano, una volta la campana richiamava i contadini dai campi oggi, invece, richiama i bambini ai bagni”.

Adesso vi lascio e vi aspetto il prossimo mese

Salvatore Foggiano

Ultimi articoli

Piano.Non fitto ai B&B: è Fernando Maresca che parla non Giuseppe Arpino

Nel numero di Agorà oggi in edicola, per un involontario errore di impaginazione, è...

“Politelling – le storie che cambiano il mondo”: la nuova politica tra narrazione e comunicazione raccontata nell’ultimo libro di Pasquale Incarnato

Napoli – In un mondo in continua evoluzione, tra tecnologia e innovazione, anche lapolitica...

Invalsi. Le prospettive di Agenda Sud

Si terrà il prossimo martedì 27 febbraio, il seminario “I dati INVALSI per il...

Scompare Toni Savarese. E’ stato AD di Strega Alberti

Lutto per la famiglia Savarese di Vico Equense, nota per la gestione di strutture...

Articoli simili

Il migrante | La “bellezza” dei banchi pieni e la versione “rivisitata” della favola di Cappuccetto Rosso

RUBRICA A CURA DI SALVATORE FOGGIANO Cari lettori, questo mese vi scrivo con animo più leggero,...

Il migrante | Il virus e la straordinaria resilienza di docenti, alunni e personale scolastico: la scuola tra vaccini, Did e… una risata

Cari lettori, dopo le feste di Natale, contrariamente ad alcune voci sulla chiusura delle scuole...

Il migrante | Le “peripezie” di un “fuori-sede” in cerca di… una casa

Cari lettori, quest’anno non mi sono fatto sentire già dal mese di Settembre come gli...