SERVIZIO DI FULVIO CASCONE
SORRENTO – FAIANO 1-0
SORRENTO (4-3-3) Pezzella 6.5; Ammendola 5.5, Arpino 6.5, Terracciano 6.5, Bolzan 6; Esposito Lauri 6 (76’Paradisone s.v.), Vitiello 6.5, Fontanarosa 6.5; Vitale 5 (85’ Cioffi s.v.), Marcucci 6 (62’ Minicone 6), Favetta 6.5 A disp: Santaniello, Gargiulo, Serrapica, Scarpa all: Coppola 6
FAIANO (4-3-3) Senatore 6.5; Pisacane 5.5 (76’ La Femina s.v.), Di Giacomo 5 (68’ Avallone 5.5), Imperiale 6, Martinangelo 5.5; Chiangone 5, Grieco 6 (70’ Erra 5), Anastasio 6; Ruggiero 6.5, Volpe 5, Mansour 6.5 A disp: Ginolfi, Toscano R., Di Lucia, Saulle all: Turco 5
ARBITRO: Ambrosino di Torre del Greco 6
MARCATORE: 8’Marcucci rig.
NOTE: ammonito Marcucci
Un solo punto costringe il Sorrento alla disputa della semifinale regionale, nove le lunghezze sul Faiano, per saltare l’appuntamento il regolamento ne prevede dieci. I ragazzi di Coppola conservano il secondo posto, che garantisce di giocare in casa anche l’eventuale finale. Tutto secondo copione, battono il Faiano privo di grossi stimoli, ma devono attendere l’ultimo secondo dei tre minuti di recupero per averne la certezza.
La partita inizia subito in discesa, all’8’ il Sorrento trova il penalty che decide la partita. Favetta si scatena sulla sinistra e giunto sul lato corto dell’area mette a centro, il braccio sinistro del centrale difensivo Di Giacomo impatta sul pallone, rigore ineccepibile. Dal dischetto Marcucci prende una lunga rincorsa, di destro spiazza Senatore.
La reazione degli ospiti porta la firma del furetto Mansour, terzo in classifica marcatori con 16 reti, con trascorsi quattro stagioni fa a Vico Equense in Eccellenza. In due circostanze dà un saggio delle qualità tecniche, si libera con dribbling di alta scuola di Ammendola e costringe Pezzella agli straordinari. I rossoneri difendono il vantaggio, senza creare pericoli alla porta ospite. Al 42’ rischiano, poiché i salernitani colpiscono un palo con capitan Grieco.
Nella ripresa i padroni di casa cambiano registro, ripetendo quanto accaduto sabato scorso a Solofra. Sanno che il minimo scarto non garantisce la sicurezza della piazza d’onore, iniziano a spingere creando almeno cinque palle gol. Prima Favetta e poi Vitale peccano di egoismo, quando avrebbero potuto servire il compagno solitario davanti al portiere.
I biancoverdi poche volte oltrepassano il centrocampo, non procurano altri pericoli, Pezzella può dormire sonni tranquilli.
Per uno strano segno del destino le squadre si ritroveranno domenica prossima allo stadio Italia per giocarsi il passaggio alla finale, ai peninsulari basta il pareggio. Per quanto visto oggi il Sorrento è chiaramente superiore agli avversari, che hanno nell’esterno offensivo Mansour l’unico in grado di capovolgere il pronostico.
Allo scopo di evitare di restare col fiato sospeso fino al giro conclusivo di lancette, come accaduto nell’ultima di campionato, inimmaginabile nel momento di costruire l’organico, Maurizio Coppola deve impartire una severa lezione agli attaccanti, rei di anteporre la voglia del gol personale agli interessi della squadra.
FULVIO CASCONE