In piazza, al bar e soprattutto sui social network, i riflettori dell’opinione pubblica sono puntati sull’ipotesi di ospitare “migranti” in costiera sorrentina, così come sollecitato dal Prefetto di Napoli, Gerarda Pantalone.
Ma – al di là delle rispettive opinioni – cosa c’è di concreto?
Al momento, un bando (che ripercorre anche precedenti selezioni analoghe, dove era già inserita la costiera sorrentina), con scadenza 22 febbraio 2017, varato dalla Prefettura di Napoli. Un bando rivolto ad operatori economici, dalla libera partecipazione.
Cosa riporta il bando? “La procedura – si legge – è volta alla selezione di operatori economici con strutture operanti in provincia di Napoli, a cui affidare, in caso di effettiva necessità, segnalata dal Ministero dell’Interno, il servizio di accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, assicurando loro anche i servizi connessi”.
Chi è ammesso a partecipare? “Associazioni, le Fondazioni, gli enti pubblici, del privato-sociale, enti ecclesiastici o associazioni Onlus che devono dichiarare che i locali presso i quali, nel caso di aggiudicazione, espleteranno l’attività oggetto dell’appalto, sono in regola, secondo la tipologia dichiarata (albergo, ville, appartamenti, ecc.), relativamente alle prescrizioni della vigente legislazione in materia di abitabilità e di agibilità”.
Quanti sarebbero i migranti a cui dare ospitalità? Secondo il bando “il numero complessivo di migranti per il quale si intende individuare le strutture ricettive è stato stimato in 6.750 posti” (un numero maggiore rispetto ad altre analoghe selezioni).
Se decidessero di partecipare gli operatori del posto, 6750 migranti andrebbero tutti in costiera sorrentina? No. Perché la Prefettura in “relazione alla necessità di garantire l’equilibrata distribuzione dei migranti su tutto il territorio, ha suddiviso la provincia in 8 lotti territoriali, tenendo conto di una presunta ospitalità non superiore al 2,5% popolazione residente”.
La costiera sorrentina figura nel lotto 2: Castellammare di Stabia, Agerola, Casola di Napoli, Gragnano, Lettere, Pimonte , Pompei, Santa Maria la Carità, Sant’ Antonio Abate, Massa Lubrense, Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento, Vico Equense, Anacapri e Capri. Un territorio da poco meno di 273mila abitanti, decisamente ampio, che potrà ospitare fino ad un massimo di 650 migranti, fino – presumibilmente – al 31 dicembre 2017. In una ideale ripartizione si tratterebbe di ospitarne – a sommi capi – a Sorrento 38, a Vico Equense 50, a Massa 33, a Meta 19, a Piano 31, a Sant’Agnello 21. Un numero inferiore ai 200. Ma sempre se qualche operatore deciderà di partecipare al bando.