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Il migrante | I prof del Nord e il ritorno a casa: famiglia, mare, allegria e… Circumvesuviana

Pubblicato il

Marcello Coppola Consulting

*Rubrica a cura di Salvatore Foggiano

Cari lettori,
la scuola è terminata e Diego è tornato a casa per le vacanze estive, ma non è proprio contento. Motivo? Ha saputo che non ha ottenuto il trasferimento e quindi dovrà restare ancora al Nord.
Per altri sarebbe stata una semplice delusione, ma Diego si è fatto venire una vera e propria depressione, triste e sfiduciato pensa in continuazione che non riuscirà mai a tornare a casa e morirà triste e solo al Nord.
Accade però qualcosa che lo tira su il morale, infatti, decide di cambiare casa, e tramite una sua collega ne vede una più grande ma non arredata, problemino da niente ma che si risolve tramite l’intervento della nonna di una sua alunna ( di origine napoletana) e riesce ad avere la certezza che per settembre la casa sarà pronta.
Col biglietto del treno in tasca e un trolley nuovo di zecca regalatogli dai suoi alunni, prende il treno e torna alla sua amata città; il viaggio è comodo e veloce ma arrivato a Napoli prende la Circumvesuviana e stipato come una sardina sott’olio in un vagone inizia a percorrere quell’ultimo tratto di viaggio.
Mentre pensa che tra poco rivedrà la sorella, i parenti, gli amici e sentirà gli odori del mare, una forte lite inizia tra una straniera e un piccolo ragazzo che ha tentato di prenderle cellulare e portafoglio; urla, strilli, la donna che prende per il collo il giovane che divincolandosi e insultandola riesce a scendere dal treno ma senza bottino.
Il clima si rasserena e Diego pensa, che è proprio tornato a Napoli, non per il furto che c’è in tutte le città (Napoli oggi è molto più sicura di tante altre metropoli) ma per le chiacchiere delle persone, per il movimento, per l’allegria che si vede e si respira. Ma una nota negativa non può fare altro che subirla: la malcapitata, non tenendo conto del fatto di essere tutti attaccati l’uno all’altro e forse dimenticandosi della sudorazione eccessiva (tipica di questi tempi), alza il braccio… Vi lascio immaginare. Il viaggio finisce, Diego torna a casa ma tra due mesi sarà di nuovo pronto a raccontarvi le sue avventure, sempre se vorrete seguirlo.

Salvatore Foggiano

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