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Marina di Cassano/ Contro il divieto fantasma vige il principio del “futtitevenne”

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Marcello Coppola Consulting

Per i motivi esposti in narrativa che qui si intendono integralmente riportati viene disposto in via Rampe Marina di Cassano, con decorrenza immediata, previa effettuazione dei lavori di interdizione ed istallazione della relativa segnaletica stradale e fino ad ultimazione dei lavori di ripristino e messa in sicurezza:

1. la chiusura al traffico di tutti gli sbalzi in cls presenti su via Rampe Marina di Cassano, nonché dell’area sottostante il secondo ed il terzo sbalzo;

2. il divieto di transito per tutti i veicoli di lunghezza superiore a mt. 4.20, eccetto i mezzi delle Forze di Polizia, di emergenza e soccorso;

3. il divieto di transito pedonale. L’accesso pedonale dovrà essere garantito attraverso l’ascensore comunale;

4. il limite di velocità massimo pari a 10 Km/h.

Ah sì? E chi lo dice?

L’ordinanza.

Quale ordinanza?

La numero 45 del 5 maggio scorso. L’ha adottata il Comandante della Polizia Municipale Marco Porreca.

E il cartello?

Eccolo

Bene, bene. E che dice?

Veicoli con lunghezza superiore a 4,20 mt.

Però invece?

Però invece basta fermarsi su, al Belvedere, per scoprire che quel cartello c’è, ma è come se non ci fosse.

Anzi, come nel film Così parlò Bellavista, può essere considerato una sorta di punto di riferimento quando si forniscono indicazioni ai turisti che chiedono come arrivare alla Marina di Cassano.

Andate sempre diritto. Ad un certo punto troverete una discesa sulla destra. All’inizio c’è un cartello: divieto di transito. Vuie futtitevenne e passate ‘o stesso.

Già “futtitevenne”.

Come ha fatto certamente l’autista di questo grosso SUV sabato mattina. Non è l’unico però. Pulmini, NCC, camion di distributori. Quel “futtitevenne” vale per tutti.

Come potrebbe essere altrimenti?

Controlli non ce ne sono. Se n’è accorto persino il Consigliere di maggioranza Antonio D’Aniello. D’Aniello, dopo la sua visita “istituzionale” a Marina di Cassano ha così scritto sul suo blog.

Abbiamo inoltre riscontrato…L’assoluta mancanza di controlli e l’inapplicazione dell’ordinanza. Hanno utilizzato le rampe decine di pedoni e mezzi di gran lunga più ampi di 4,20 metri.

Per i pedoni, per la verità il discorso è diverso. Non essendo veicoli e comunque essendo difficilmente di “…lunghezza superiore a 4,20” è davvero difficile che possano capire che non si deve passar di lì.

Infatti, incuranti del “pericolo”, vedi incamminarsi: turisti, comitive di bagnanti, allegre famigliole. Insomma chiunque. In questo caso hanno pure ragione.

Come fanno a sapere che quella strada non la possono percorrerla?

La segnaletica è a dir poco inadeguata, almeno al momento.

Intanto l’ordinanza c’è e con essa il tran-tran mediatico, come ci racconta un imprenditore della Marina. Chi già si trova a Piano apprende della regola del “futtitevenne”, ma per gli altri?

Il problema sono gli altri. Coloro che non ci vengono proprio. I danni per le aziende cominciano già ad essere ingenti e l’estate non è ancora iniziata.

Allora ci chiediamo: c’era davvero bisogno di questo divieto “fantasma” e del “futtitevenne”?

j.p.

 

 

 

 

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