È il 16 ottobre. Sulla pagina del Collettivo Studentesco Penisola sorrentina viene pubblicato un post. “Dopo i nostri continui solleciti alle amministrazioni comunali per chiedere maggiore attenzione alle esigenze dei giovani e degli studenti del nostro territorio, e non avendo ricevuto risposte da Sorrento e Sant’Agnello, proclamiamo per il giorno mercoledì 18 Sciopero generale degli studenti”. Dalla parola ai fatti. Stamattina gli studenti del liceo scientifico Salvemini, insieme con delegazioni dell’istituto polispecialistico San Paolo e del liceo artistico Grandi, hanno occupato la sala consiliare della città di Sorrento. L’obiettivo è quello di accendere i riflettori sulla mancanza di spazi di aggregazione. “Siamo stanchi delle amministrazioni comunali che non rispondono alle istanze di noi giovani – lamentano gli studenti -. Chiediamo spazi di aggregazione dove poter esprimere le nostre passioni, dove poter studiare il pomeriggio o guardare un semplice film. Vogliamo alternative alla noia che si respira in Penisola. Siamo inoltre indignati per le condizioni in cui versa l’edificio scolastico dell’Istituto Nautico “Nino Bixio”, dove gli studenti sono costretti a studiare in un cantiere ancora aperto”.
A mediare in un momento delicato, l’ex consigliere comunale di Sorrento, Francesco Mauro, che ha elogiato lo spirito di partecipazione dei ragazzi che, pur rischiando, hanno voluto manifestare per ottenere luoghi e opportunità di condivisione, informazione e dibattito. “Il Comune di Sorrento, al contrario degli altri, ha ignorato la loro richiesta – scrive Mauro sul social facebook -. Oggi hanno deciso di scioperare e occupare la sala consiliare. Saranno discutibili i modi, ma vedere tanti ragazzi che, nonostante la minaccia di denuncia, rimangono comunque lì seduti e convinti della loro battaglia, è segno di grandissima partecipazione. Nulla è mai cambiato quando si è deciso di restare a casa”. Poi arriva la comunicazione: i ragazzi incontreranno a breve il sindaco per discutere della loro richiesta. E la stoccata: “Dov’era l’assessore alle politiche giovanili?”. Massimo Coppola la lettera non l’aveva ricevuta. Infatti, protocollata due settimane fa, era indirizzata al sindaco e – solo per conoscenza – all’assessore alle Politiche giovanili. “Ho letto solo oggi la missiva e la richiesta, assolutamente condivisibile, espressa in toni garbati – dice Massimo Coppola -. Sabato prossimo incontreremo una delegazione di giovani del collettivo studentesco e, con lo spirito collaborativo di sempre, proveremo a dare una risposta a richieste su cui si può e si deve lavorare”.